Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
[ESTRATTO DALL'ARTICOLO DE L'OSSERVATORE D'ITALIA VIRTUAL PAPER – PER LEGGERE L'ARTICOLO COMPLETO CLICCARE QUI PER APRIRE L'EDIZIONE DI OGGI DEL GIORNALE E ANDARE A PAG. 1 e pag. 3]
di Chiara Rai
Sproporzionato egocentrismo, protagonismo e poco rispetto per il lavoro altrui. Il sindaco di Roma Virginia Raggi ieri ha toccato le stalle. Per cercarla non dovremo più tenere il naso all’insù ma guardare in basso perché le parole pronunciate dalla sindaca contro la stampa non possono considerarsi auliche ne rispettose.
Raggi prova pena per i fotoreporter e giornalisti che aspettano ore e ore sotto casa sua. Insomma prova pena per delle persone che fanno il proprio lavoro. Con poche, sciatte e inopportune parole la prima cittadina ha trasmesso un sentimento di disprezzo per coloro che lavorano nell’informazione. Li ha ridicolizzati con delle parole pungenti e misere: "Buongiorno a quei poveri giornalisti che aspettano ore e ore sotto casa mia". Comincia così il post di Raggi pubblicato su Facebook, che accompagna un video fatto dalla stessa sindaca ai fotoreporter. “Povera” appare proprio Raggi che sfoga l’inadeguatezza a vestire una carica di grande responsabilità e prestigio. È come se d’improvviso Merkel facesse sfuriate contro i media che la seguono. Farebbe senz’altro una figuraccia e si metterebbe contro coloro che invece desiderano “raccontarla” pur criticandola. La libertà di stampa è messa a dura prova da coloro che dovrebbero tutelarla per primi perché si ergono a paladini e garanti di sani principi rispetto ai quali però, stanno…
[ESTRATTO DALL'ARTICOLO DE L'OSSERVATORE D'ITALIA VIRTUAL PAPER – PER LEGGERE L'ARTICOLO COMPLETO CLICCARE QUI PER APRIRE L'EDIZIONE DI OGGI DEL GIORNALE E ANDARE A PAG. 1 e pag. 3]
Correlati