Editoriali
POTENZA: TROVATO UN LIBRO DI "UILLIAM SCEKSPIR"… PARLIAMONE CON OTTELIO LABELLA IN ARTE TONINO MANICOTTO
Tempo di lettura 4 minuti"Basta, nun gna facc chiù cu stu libro, oramai nun stack capendo manco io chi stack a scrive!"
Tempo di lettura 4 minuti"Basta, nun gna facc chiù cu stu libro, oramai nun stack capendo manco io chi stack a scrive!"
Published
9 anni faon
di Domenico Leccese
Potenza – È stato ritrovato a Potenza un antico manoscritto inedito di Uilliam Scekspir? Che ci faceva Uilliam Scekspir a Potenza? "Rocca e Gerardo" – il libro dell'autore Ottelio Labella – è tutto il contrario di Romeo e Giulietta. Due storie in una. Anzi tre storie con tre finali, legate tra loro nel tempo. Passato, presente e futuro, due mondi paralleli che alla fine si incrociano. E in queste storie si narra di strani personaggi, dai supereroi potentini, ad un regista inglese, passando per il Grande Mazinga fino ad arrivare ad un particolarissimo e convincente professore dell' università della quarta età. E forse non finisce qui… Insomma un libro "scumb'nat" alla Tonino Manicotto, che ad un certo punto ha così esclamato: "Basta, nun gna facc chiù cu stu libro, oramai nun stack capendo manco io chi stack a scrive!".
Ecco l'intervista a Ottelio Labella in arte Tonino Manicotto
La domanda più ovvia sarebbe chiederti del tuo ultimo romanzo “Rocca e Gerardo“ invece ti chiedo perché hai iniziato a scrivere.
Ho iniziato a scrivere come psicoterapia personale. Incominciavano a costare troppo le sedute di psicoterapia, così ho iniziato a scrivere le cose che mi succedevano, invece che raccontarle. Può sembrare una battuta. Forse lo è, ma in parte. Ho fatto davvero psicoterapia, ho sempre sofferto di crisi depressive e altro. Un filo "rosso" che ha accompagnato tutta la mia vita, portandomi alla fine su un letto di ospedale per un mese, causa pancreatite acuta dovuta all'alcool. Alcool e depressione, un circolo vizioso da dove è difficile uscirne. Ancora oggi la combatto, forse non sono mai stato del tutto guarito e ora soprattutto, ho paura che ritorni più forte di prima, dopo che la vita mi ha messo di fronte a nuove sfide che mai avrei voluto affrontare, come la perdita di mia figlia Erica. Forse è proprio vero che dietro un animo "comico" si nasconde un'anima triste. Ma non credo ai luoghi comuni, ma forse nel mio caso è così.
Ma alla fine scrivere è una fatica, oppure è divertimento puro?
Puro divertimento, se mi dovesse costar fatica scrivere, mi troverei "na fatia seria" come si dice a Potenza. Anzi la cerco, perchè sono ufficialmente un disoccupato. Quindi faccio un appello: Occupatemi per favore…
La creatività di Labella come nasce?
Nasce dalla strada, sembra banale, ma è così. Da quello che vedo in giro. Delle volte dico che non ho molta fantasia. Se non vedo o non sento, non scrivo. Per questo uno degli scrittori che ammiro di più è Emilio Salgari (quello di Sandokan!) perchè è riuscito a scrivere storie fantastiche in posti mai conosciuti. Io non ne sarei mai capace. Morto suicida, povero, alcolizzato e depresso, e per quello che ho raccontato prima di me, provo per lui una sorta di "affetto umano"…
Tonino Manicotto scrittore, Ottelio Labella attore e educatore, sono due/tre facce della stessa medaglia oppure hanno dimensioni diverse. Sono in armonia oppure viaggiano “tra le nuvole” per proprio conto?
Penso viaggino tutti in armonia disarmonicamente. Comunque sono tutti e tre dei paroloni se riferiti a me. Scrittore, se la tesi di laurea in Scienze dell'Educazione, non vale come libro, ecco ho scritto solo "Rocca e Gerardo". Poi posso aggiungere dei pezzi scritti per l'ultimo spettacolo della Ricotta, qualche rubrica in qualche sito e basta. Ottelio Labella "attore", come ho scritto sulla quarta di copertina di "R & G" frequento la scuola di teatro di Isabella Urbano e Tonino Centola ma con scarsi risultati. Non penso che quello dell'"attore" sia il mio futuro. Ottelio "educatore", se elimino qualche stage, sono stato e sono educatore solo sulla carta.
Parliamo di Potenza che rapporto hai con la tua città?
"Amore e Odio" come molti, ma non parlo solo di noi potentini, parlo proprio del rapporto che spesso ogni cittadino ha con la propria città. Ma che sia chiaro, il mio "Amore e Odio" per Potenza va spiegato, e non estremizzato letteralmente. Penso che l"Amore e Odio" creino i legami più duraturi. Io con mia moglie sono fidanzato da sempre. Delle volte penso di non essere mai stato single. Ho quasi 40 anni, diciamo che stiamo insieme da 23. Con "Amore e Odio". Ma sai che noia se tra noi in 23 anni ci fosse stato solo "Amore"? Ecco, parlando della città, delle volte posso anche "odiarla", ma so di non poterne farne a meno perchè è la mia vita. Perchè, nonostante tutto, la amo.
Come racconti la tua Potenza in terra di Basilicata?
La racconto viva, "diversamente" culturale. La racconto senza piagnistei e senza vittimismi.
Esiste una maniera per evitare i clichè nel narrarla?
Come faccio io non ti va bene? Io non penso che ci siano dei "cliche'". Penso che ognuno può narrare della città di Potenza, da un proprio punto di vista personale e trovare in essa cose che gli altri non trovano. Ma potrebbe capitare anche a me, anzi capita, se ti metti a osservarla sotto altri parametri. Come detto prima, in un attimo passi dall’amore, all'odio. In un attimo, tutto quello che scrivi con "amore" per la tua città, vorresti cancellarlo e riscriverlo con l' "odio". Sarà forse proprio questo, il legame così particolare che ci unisce alla nostra città.
Labella sei legatissimo a Potenza città capoluogo; viaggi molto per la città e poco per la Basilicata a presentare il tuo libro. Come è per te l’humus culturale del potentino lucano?
Ho presentato il libro solo a Potenza, perchè in fin dei conti mi sento protetto dalla mia città. Mi sento già "capito". Ma anche per pigrizia.
L'intevista da Matera su TRM vale come presentazione extra potentina?
Ah l'Humus, mi ero un attimo dimenticato di questa domanda. Dopo aver controllato su Wikipedia, posso dire che l'humus è: "Un componente chimico del terreno. È pedologicamente omogeneo, di colore bruno e formato da prodotti di vario grado di polimerizzazione, frutto della degradazione e rielaborazione della sostanza organica del terreno". Spero che ti abbia dato la risposta giusta. Basta dunque polimerizzare sempre…
Un aggettivo per sintetizzare il difetto o mancanza di Potenza, ed uno della Basilicata
Il difetto di Potenza è non valorizzare in pieno Tonino Manicotto. Una difetto della Basilicata invece è la mancanza di uno sbocco sull'Adriatico. Ecco, se dovessi diventare Presidente della Regione Basilicata, mi potrei attrezzare al riguardo. Così magari Papaleo ci fa un "cost, tu cost , tu cost".
Un altro aggettivo per un pregio o una peculiarità di Potenza e della Lucania in terra di Basilicata
Ecco lo sapevo. Si doveva parlare di me e si ricade sulla Basilicata! Posso parlare per la mia città. Anzi per me, per la mia città, ci tengo a precisare, sennò sai quante altre polimerizzazioni… Le peculiarità? Via Pretoria, il Ponte Musmeci e u Putenz ca è semb nu stradron! Delle volte piace anche a me rispondere facile…
P.S. E "Rocca e Gerardo" lo trovate on line su Amazon, Mondadoristore, ibs.it, ecc ecc. Basta cercarlo con gugolo. Cia'.
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