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di Christian Montagna
Pompei (NA)
– Arriva da Pompei un ulteriore appoggio a quanto fatto a Roma dal sindaco Marino. Di fronte al famoso Santuario dedicato alla Madonna del Rosario, negli uffici comunali, il sindaco di Pompei Nando Uliano ha disposto il registro per le registrazioni dei matrimoni gay e delle coppie di fatto.E non tardano ad arrivare le critiche. Proposto ai membri della giunta,il progetto è stato ampiamente accettato. All'interno del registro, verranno riportate unioni tra persone dello stesso sesso e matrimoni contratti all'estero. Secondo quanto affermato dallo stesso sindaco, questa è un'esigenza molto sentita dalla società a cui va data assolutamente un risposta. Segno di civiltà e di apertura mentale dunque dopo che anche il sindaco di Napoli De Magistris aveva seguito la stessa linea di pensiero. Abolire il concetto di disuguaglianza: è questa la priorità di Uliano, in una società ancora troppo bigotta. D'altronde, prosegue Uliano, "non faremmo altro che allinearci alle grandi democrazie occidentali. Amarsi alla luce del giorno, essere tutelati giuridicamente in caso di malattia o decesso del proprio compagno è un diritto inviolabile che non può essere vincolato al giudizio di pochi. Finchè non viene lesa la dignità e la libertà altrui, le persone, uomini, donne o omosessuali che siano, devono essere liberi di operare le proprie scelte senza condizionamenti. Si tratta di una scelta politica dal grande valore innovativo che la mia amministrazione, operante in una città dal respiro internazionale,non può disattendere". L'opinione pubblica accusa questa mossa additandola come provocazione, proprio come quella di Marino a Roma. Ma si può parlare di provocazione quando in ballo ci sono diritti umani? Assolutamente no. Per nulla intimorito dunque dalle ammonizioni del ministro Alfano, il sindaco si è assunto le sue responsabilità riguardo la tematica affrontata . Si attende ora la risposta dell'arcivescovo di Pompei Tommaso Caputo con il quale lo stesso sindaco più volte ha cercato un contatto. Proprio di fronte al santuario che ogni anno accoglie migliaia di fedeli dunque sarà posto al più presto il tanto discusso registro.
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