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Roma

Pomezia: alta adesione per lo sciopero dei dipendenti comunali

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Tempo di lettura 2 minutiOra si aspetta il 23 quando si terrà l'ncontro con il sindaco

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di Simonetta D'Onofrio

 

Sembra non sia rimasto inascoltato il dissenso dei dipendenti del comune di Pomezia, che ieri mattina hanno manifestato in piazza Indipendenza. Un nutrito numero di dipendenti comunali ha incrociato le braccia, sotto l’unione delle sigle sindacali: CGIL FP (SAMORE’) , CISL FP ( PACIOCCA) , UIL FPL (GALANTE) e l’RSU (GATTINARI). A seguito dell'astensione dal lavoro, il sindaco di Pomezia Fucci  (Cinque Stelle) ha convocato un incontro per il 23 dicembre prossimo. A tal proposito è il dirigente sindacale Michele Marocco a commentare la decisione presa dal primo cintadino pentastellato.

Il Coordinatore della CISL FP Roma Capitale e Rieti per i comuni dell'area metropolitana di Roma Capitale rammenta come l’incontro in programma è solo il punto di partenza, ma che serve andare oltre. Marocco ci dice: “Noi vogliamo le stesse soluzioni applicate in tante altre città compresa Roma dove tra l’altro c’è lo stesso indirizzo politico al governo. Sia chiaro poi: noi tratteremo ad oltranza perché la situazione è molto critica e siamo pronti a farlo anche durante le feste, perfino a Natale, altrimenti non avremo alternativa se non quella di tornare in Piazza. Non abbiamo ancora i numeri ufficiali ma siamo contenti della grande adesione a questa iniziativa; è sicuramente un segnale forte che arriverà alle istituzioni. Ci sono poi preoccupazioni anche per il futuro: potrebbe infatti prefigurarsi uno scenario nel quale ai dipendenti venga corrisposta soltanto la retribuzione tabellare e questo, oltre alla diminuzione dei livelli salariali, provocherebbe una riduzione dei servizi offerti ai cittadini di Pomezia. Nei giorni scorsi non avevo avuto sensazioni positive tanto che siamo dovuti arrivare allo sciopero; ora, con questa convocazione, prendiamo atto di un’apertura che dovrà però produrre risultati; in caso ciò non avvenga continueremo con la protesta”.


In altre parole i lavoratori chiedono ancora una volta a gran voce di essere ascoltati e di rispettare le corrette relazioni sindacali, che non possono essere utilizzate in modo unilaterale e strumentalizzate da un’Amministrazione che insulta la dignità dei lavoratori e dei loro rappresentanti, quando non viene affrontata la realtà oggettiva dei problemi, con la stessa cura dedicata all’immagine con comunicati che non rispettano la realtà. Rivendicano i dipendenti comunali che da giugno scorso non hanno avuto nessuna notizia circa il salario accessorio del 2016 e degli sviluppi a carico dei dipendenti a seguito delle ispezioni del MEF.

Evidenziano come non sia stata sufficiente la richiesta dell’intervento del Prefetto di Roma e nemmeno i dieci giorni intercorsi per la proclamazione dello sciopero di oggi, per far pervenire una convocazione alle parti sociali, atta a scongiurare le iniziative sindacali che hanno portato poi allo sciopero. Siamo pronti a sederci al tavolo delle trattative per dirimere congiuntamente tutti i problemi evidenziati e rimasti ancora irrisolti. E’ necessario rispettare i diritti e la dignità dei lavoratori e applicare tutte le attuali normative vigenti in materia, per trovare un equilibrio ed il tanto proclamato benessere organizzativo che fino ad oggi purtroppo è mancato.

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