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Cronaca

Poliziotti Uccisi a Trieste. Insigniti, Prefetti e Magistrati per solidarietà annullano il triangolare di Calcio organizzato dell’ANCRI

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Il triangolare dal titolo “Diamo un calcio all’illegalità”, organizzato dall’ANCRI allo Stadio Comunale di Spoleto, in cui si sarebbero sfidate le Nazionali di calcio di Magistrati, Prefetti e Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (ANCRI) è stato annullato in segno di solidarietà per la morte degli Agenti di Polizia Pierluigi Rotta e Matteo Demenego uccisi ieri pomeriggio a Trieste.


Le tre squadre di calcio alle 15.30 si sono schierate regolarmente in campo e la Fanfara della Polizia di Stato ha suonato l’Inno Nazionale.

A seguire i tre capitani delle Squadre insieme con il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno Carlo Sibilia e il Prefetto di Perugia Claudio Sgaraglia, hanno depositato due mazzi di fiori a centro campo.

La Fanfara ha quindi suonato il silenzio e i capitani hanno manifestato l’intenzione di non giocare in segno di solidarietà per la morte dei due Operatori di Polizia.
La manifestazione è stata preceduta da un messaggio di Francesco Ghirelli presidente della Lega Pro e del Sottosegretario e del Prefetto Sgaraglia

Presenti oltre al Presidente Tommaso Bove e Francesco Tagliente dell’ ANCRI Prefetti, Magistrati e insigniti al Merito della Repubblica provenienti da varie Regioni e il sindaco di Foligno Stefano Zuccarini che con la sua presenza ha voluto testimoniare il cordoglio e la vicinanza per la tragica morte dei due poliziotti.

Nella mattinata alla presenza delle istituzionni di governo, delle Forze di polizia, delle amministrazioni e di centinaia di studenti degli Istituti Superiori di Spoleto, si è tenuta la Conferenza su “La legalità dai banchi di scuola al mondo del web”, organizzata dall’Associazione nazionale degli insigniti dell’Ordine al Marito della Repubblica Italiana (ANCRI) all’Istituto per Sovrintendenti della Polizia di Stato di Spoleto.
L’evento, ha consentito di affrontare con un’azione sinergica, il tema del bullismo e della legalità, con Prefetti, Magistrati e Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica.
I lavori della giornata sono stati moderati dal prefetto Francesco Tagliente, nella veste di delegato nazionale ai rapporti istituzionali, il quale ha fatto precedere gli interventi dall’Inno Nazionale, cui ha fatto seguire un minuto di raccoglimento per onorare la memoria dei due Agenti.

Cordoglio e vicinanza sono stati espressi anche nel corso degli interventi alla Conferenza del Direttore dell’Istituto per Sovrintendenti della Polizia di Stato di Spoleto, Maria Teresa Panone, del Sindaco Umberto De Augustinis, del presidente nazionale dell’ANCRI Tommaso Bove, dei comandanti provinciali dei Carabinieri Giovanni Fabi e della Guardia di Finanza Dalilo Cardone, del Vicario del Questore di Perugia Angelo Serrajotto del prefetto di Perugia Claudio Sgaraglia del giudice Pietro Calabrò , del PM Alberto Nobili, del Commissario Marco Valerio Cervellini, di Mogol e di Marco Materazzi ed infine del Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno Carlo Sibilia intervenuti alla Conferenza.

Cronaca

Incendio nel Materano, morti due vigili del fuoco, “Volevano salvare una famiglia”

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 “Volevano salvare una famiglia, la cui abitazione era messa in pericolo dalle fiamme.

Ma sono caduti in un dirupo e sono stati avvolti dalle fiamme”.

Sono le parole del sindaco di Nova Siri (Matera), Antonello Mele, riferendosi alla morte di due vigili del fuoco in contrada Cozzuolo.

Secondo quanto si è appreso, entrambi avevano 45 anni ed erano in Matera.

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Castelli Romani

Ciampino, episodio di bullismo: la denuncia di una madre su Facebook scatena polemiche

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Un episodio di bullismo avvenuto a Ciampino ha suscitato forti reazioni e polemiche dopo che una madre ha condiviso la sua drammatica testimonianza su Facebook. La signora, madre di un ragazzo di 13 anni, ha raccontato l’incubo vissuto da suo figlio, vittima di un gruppo di coetanei.

Il post, che ha rapidamente raccolto molte reazioni e condivisioni, ha portato alla luce una realtà inquietante e ha acceso un acceso dibattito tra i residenti.

Secondo quanto riportato dalla madre del ragazzo, l’episodio è avvenuto nel parco comunale di Ciampino, dove suo figlio Alessandro stava giocando con alcuni amici. Improvvisamente, un gruppo di ragazzi più grandi si è avvicinato e ha iniziato a insultarlo e a deriderlo. La situazione è degenerata quando uno dei bulli ha spinto Alessandro a terra, facendogli perdere l’equilibrio e ferendolo al ginocchio. Il ragazzo, visibilmente scosso, è tornato a casa in lacrime e con un grande spavento.

Nel suo post, la madre ha scritto: “Mio figlio è tornato a casa oggi con il cuore spezzato e il corpo ferito. Non posso tollerare che i bambini debbano subire tali atrocità. Questo bullismo deve finire!”. Il suo appello ha ricevuto immediato sostegno da parte di molti residenti, che hanno espresso la loro solidarietà nei commenti.

Giovanna, una residente di Ciampino, ha commentato: “È inaccettabile che i nostri ragazzi non possano sentirsi al sicuro nemmeno nei parchi pubblici. Le autorità devono intervenire e prendere provvedimenti immediati”. Un altro commento, di Marco De Santis, aggiunge: “Questi atti di violenza sono vergognosi. I bulli devono essere identificati e puniti, e le scuole devono fare di più per educare i ragazzi al rispetto reciproco”.

Tuttavia, il post ha anche suscitato polemiche e divisioni. Alcuni hanno criticato i genitori dei ragazzi coinvolti, accusandoli di non educare adeguatamente i propri figli. “Dove sono i genitori di questi bulli? Perché non insegnano loro il rispetto e la compassione?”, ha scritto Francesca.

Le autorità locali non hanno tardato a intervenire condannando il gesto.

L’episodio, sebbene doloroso, ha anche sollevato un’importante consapevolezza sulla necessità di promuovere la cultura del rispetto e della solidarietà tra i giovani.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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