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Polizie Locali del Lazio in festa a Marino per San Sebastiano: 19 e 20 gennaio 2020 il motoraduno, esibizione delle fanfare degli alpini e dei bersaglieri e… tanto altro

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Ricco programma di festeggiamenti: dal motoraduno delle forze di polizia, all’esibizione della fanfara degli Alpini e della fanfara dei bersaglieri di Roma, l’inaugurazione della bandiera del corpo della Polizia Locale di Marino che compie 150 anni, fino alle celebrazioni istituzionali e religiose

Sarà una due giorni di festa ed esibizioni aperte al pubblico per la Polizia Locale dei comandi del Lazio, quella organizzata a Marino, nel cuore dei Castelli Romani, dall’Associazione Polizia Locale comandi del Lazio in occasione del santo patrono del corpo, San Sebastiano, nei giorni di domenica 19 e lunedì 20 gennaio 2020, con la collaborazione del Corpo di Polizia Locale di Marino ed il patrocinio dell’Amministrazione comunale.

Tantissime le iniziative celebrative sia per l’annuale festa, giunta alla sua 32esima edizione dell’associazione, sia per la ricorrenza dei 150 anni dalla costituzione del Corpo della Polizia Locale di Marino, nate come “guardie municipali”.

Il programma di domenica 19 gennaio

I festeggiamenti inizieranno domenica 19 gennaio, in località Santa Maria delle Mole, che sarà “invasa” dal rombo di decine di moto delle Polizie Locali (hanno confermato la loro presenza i comandi di Roma, Latina, Frosinone, Ariccia, Ciampino, Fondi, Genzano, Pomezia, Velletri e tre comandi dell’Abruzzo come Francavilla a mare, Sant’Omero e Nereto, in attesa di ulteriori conferme) delle altre forze di polizia (Polizia di Stato, Carabinieri, Associazione Polizia di Stato) e di diversi motoclub, le quali, insieme a tutti i motociclisti amici delle donne e degli uomini in divisa, si ritroveranno alle 8.30 all’ex Palaghiaccio su Via Appia Nuova per arrivare – dopo aver percorso le strade dei castelli romani, transitando per il Lago di Castel Gandolfo, Via dei Laghi, Ariccia, Albano Laziale e la Via Appia – in Largo Sciotti, dove rimarranno in mostra per la cittadinanza dalle ore 10.30 alle 12.30 circa, insieme ad alcune eccellenze delle Polizie Locali del Lazio.

Al termine del motoraduno, dopo il pranzo sociale, il corteo arriverà nel centro della città di Marino, in Piazza San Barnaba, dove alle ore 15 il gruppo SAF dei Vigili del Fuoco stenderà il tricolore accompagnato dalle note della Fanfara degli Alpini, che si esibirà per tutta la cittadinanza. Al termine, le autorità inaugureranno la mostra dei 150 anni della Polizia Locale di Marino, e verrà inaugurata la bandiera celebrativa del corpo.

All’interno sarà possibile ammirare le opere realizzate dagli studenti dell’IIS Amarai Mercuri di Marino, oltre 30, dedicate ai 150 anni della Polizia Locale di Marino, tra le quali le tre selezionate come migliori.

Lunedì 20 gennaio: gli eventi in programma il giorno di San Sebastiano

Lunedì 20 gennaio, giorno di San Sebastiano martire, patrono degli ufficiali ed agenti di Polizia Locale d’Italia, avrà luogo la tradizionale festa del corpo, con alle ore 15 il momento istituzionale presso la sala consiliare di Marino, a Palazzo Colonna, ove oltre ai saluti da parte delle autorità, verranno consegnati alcuni encomi ad ufficiali ed agenti che si sono contraddistinti con attività operative di eccellenza nel corso dell’anno 2019 nei territori del Lazio.

Successivamente, alle ore 16.30 in Piazza della Repubblica si esibirà la fanfara dei Bersaglieri di Roma, mentre nella sala Lepanto si potrà ammirare l’esposizione delle opere artistiche realizzate dall’Istituto d’arte di Marino. Alle ore 18 inizierà il momento solenne dei festeggiamenti, con la messa officiata dal Vescovo, al termine della quale un corteo si recherà presso il monumento dei caduti di guerra ed ai caduti in servizio a deporre una corona di alloro.

I festeggiamenti saranno poi conclusi con la cena conviviale, dove oltre duecento tra ufficiali ed agenti di decine di comandi del Lazio avranno modo di confrontare le loro esperienze e di trascorre una serata insieme.

Un programma di festeggiamenti ricco, dove le Polizie Locali del Lazio festeggiano la loro ricorrenza e invitano tutta la cittadinanza di Marino e dei comuni del Lazio a partecipare.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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Castelli Romani

Frascati, rabbia e disgusto per gli atti di vandalismo e per gli incidenti al patrimonio cittadino

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Non è davvero un bel momento per quella che un tempo era la “Perla dei Castelli Romani”: la città di Frascati.
Venerdì mattina la sindaca, Francesca Sbardella, dalla propria pagina facebook, metteva in evidenza lo “scenario” al quale si erano trovati gli operai che stanno eseguendo i lavori di ristrutturazione nella storica Villa Torlonia

le tristi immagini del cantiere di “Villa Torlonia”

“Non so se prevale più la rabbia o il disgusto per un atto vandalico che non ha alcuna giustificazione, le sue dure parole e poi aggiunge, stiamo lavorando, non senza difficoltà, per rendere di nuovo la nostra villa un luogo bello e accogliente e poi arriva il deficiente (o i deficienti di turno) che non sa come passare il tempo e si diverte a rovinare il lavoro degli altri.”

il cantiere di “Villa Torlonia”

E sono di ieri le immagini ancora più crude e dolorose che la consigliere Emanuela Bruni, già assessore alla Cultura della città Tuscolana mostra, sempre dalla sua pagina facebook, sullo scempio perpetrato ai danni alla palla di sperone che adorna da decenni l’ingresso del parcheggio in via Del Grande

l’ingresso al parcheggio in via Del Grande

“VANDALISMO, NONCURANZA E ASSUEFAZIONE AL PEGGIO. Ennesimo bene storico, tutelato e che insieme a tanti altri rendeva bella questa città, DIVELTO E ABBANDONATO“.
Si legge tristezza, amarezza e dolore nelle parole della consigliere Emanuela Bruni, membro tra le altre cose del cda del MAXXI, Museo nazionale delle Arti del XXI secolo che aggiunge:

la “palla” divelta che ancora oggi è in loco

“La palla evidentemente divelta dalla colonna d’ingresso del piazzale ha fatto un volo di più di 10 metri e si suppone, per fortuna, non abbia fatto danni a cose e persone. La palla con i frammenti a 2 giorni dal fatto è ancora in loco. Nessuno che sia andata a rimuoverla pur essendo un evidente reperto storico della cittadinanza”.

il commento di una cittadina al post della consigliere Bruni

Una due giorni che davvero mostra gravi lacune al sistema di sorveglianza della città di Frascati che rischia di perdere parti importanti di un patrimonio storico e culturale unico nel suo genere.
Quello che colpisce, in entrambi i post, è il messaggio conclusivo, davvero significativo:
“È stata sporta denuncia e gli inquirenti sono già a lavoro per acquisire le immagini della videosorveglianza”, scrive la sindaco Sbardella.
“Non serve aggiungere altro se non che questa città sta ogni giorno di più divorando la sua bellezza, il suo patrimonio e la sua ricchezza! Di tutti: cittadini e turisti!” Chiosa nel suo post la consigliere Bruni.

il ramo dell’albero caduto nel parco dell’Ombrellino

E se ci aggiungiamo la denuncia, sempre dalle pagine di facebook, della segretario della Lega di Frascati, Anna Maria Bracci, del ramo di albero caduto nel parco pubblico dell’Ombrellino diventa una “tripletta” che davvero deve far riflettere sulla necessità di aprire con urgenza un tavolo sulla sicurezza del patrimonio cittadino di Frascati.

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Monte Compatri, abbattimento leccio centenario di piazza Mastrofini: malcontento e polemica scoppiano sui social

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C’è ironia e rabbia tra le pagine dei social sul leccio che, nei prossimi giorni, sarà abbattuto a Monte Compatri proprio sotto il balcone di Palazzo Borghese, sede del Comune.
Un albero centenario che fa da sempre cornice allo splendido Monumento ai Caduti che chiude la bellissima prospettiva di piazza Marco Mastrofini.

Anche in questo caso una battaglia di post che riempie le pagine delle opposte fazioni politiche locali che non perdono occasione di confrontarsi.

La questione è venuta alla luce il 17 giugno con un post dell’ex sindaco ed oggi consigliere comunale, Marco de Carolis, che con grande segno di sensibilità scriveva: “… il leccio posizionato davanti al Monumento ai Caduti, proprio sotto le finestre dell’Ufficio del Sindaco, non sembra godere di buona salute e sembra che stia morendo nell’indifferenza generale … per molti la morte di una pianta potrà sembrare poca cosa, soprattutto visto il selvaggio disboscamento cui abbiamo assistito durante la scorsa primavera …” e rincuorava la dose parlando di “un disinteresse per il patrimonio naturalistico”.
Oggi (ieri per chi legge nds) dando seguito all’ordinanza firmata dal sindaco Francesco Ferri numero 23 del 1 agosto 2023 “Messa in sicurezza alberatura leccio Monumenti ai Caduti” la ditta incaricata ha iniziato il taglio della pianta secolare tra lo sbigottimento di molti cittadini monticiani.

nella foto Palazzo Borghese, il Monumento ai Caduti ed il Leccio ormai secco

Nell’ordinanza si specifica che “… a seguito di affidamento incarico agroforestale, sulla stabilità e verifica fitostatica di n. 1 pianta di specie leccio radicata presso l’area del Monumento ai Caduti , in p.zza M. Mastrofini, è stato constatato lo stato di seccaggine e la necessità di provvedere all’abbattimento della pianta …” al fine di garantire la sicurezza di persone e cose.
Primo atto, in attesa delle successive autorizzazioni per il taglio definitivo della pianta ai sensi dei pareri previsti di cui all’art. 21 del Decreto Legislativo n. 42 del 2004 in cui si prevede che “L’ esecuzione di opere e lavori di qualunque genere su beni culturali è subordinata ad autorizzazione del soprintendente”.

il post del consigliere ed ex sindaco di Monte Compatri, Marco de Carolis

Ma ad oggi non vi è stata, da parte della amministrazione e neanche da parte dell’Ufficio Stampa comunale, nessuna comunicazione in merito ai motivi ed alle cause che hanno portato alla “seccaggine” dell’albero di Leccio ma nell’ordinanza, senza che venga allegata, si cita
una “relazione e tomografia” redatta da un agronomo contrassegnata dal protocollo 20187 del 9 luglio 2024 e protocollo 22525 del 1 agosto 2024.
Nel mentre provvediamo alla pubblicazione di questo articolo abbiamo inviato, tramite pec, la richiesta all’amministrazione comunale di poter visionare tali documenti al fine di darne evidenza ai tanti cittadini monticiani che chiedono di comprendere quali siano stati i motivi che hanno portato alla “morte” di questo centenario “cittadino monticiano”.

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