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Redazione
Roma – La Juniores del Poli Casilina ha frenato leggermente nelle ultime due partite che hanno un po’ macchiato la precedente splendida striscia fatta di cinque vittorie (consecutive) e un pareggio. Ma mister Giacomo Taraborelli rimane comunque felice di quello che hanno fatto sin qui i suoi ragazzi. «Difficile lamentarmi di questa squadra – spiega l’allenatore – che si è sempre allenata con impegno e che tra l’altro gioca con tanti ragazzi che pure il prossimo anno potranno rifare la categoria. E soprattutto abbiamo già prestato alcuni giocatori alla prima squadra (che milita in Prima categoria, ndr) e questa è la soddisfazione più grande per me. D’altronde si lavora principalmente per questo obiettivo». Negli ultimi due turni sono arrivate le sconfitte di misura a Marino e col Monteporzio. «Anche nel girone d’andata iniziammo con questi due k.o., ma soprattutto nel primo caso non meritavamo di perdere, anzi l’arbitraggio ci ha penalizzato e potevamo uscire con dei punti dal campo. Forse meritavamo il pari anche sabato scorso, ma la squadra non ha offerto una prestazione brillante e ha commesso una disattenzione in occasione del gol. Peccato per questi due rovesci consecutivi, venivamo da due mesi in cui avevamo fatto benissimo». Ora la sosta che fermerà il campionato fino al prossimo 21 febbraio, giorno in cui il gruppo di Taraborelli affronterà (ancora sul campo amico del “De Fonseca”) l’Atletico Morena in casa. «Darò ai ragazzi un week-end libero da amichevoli anche per staccare un po’ la spina mentalmente. Io sono un martello – sorride Taraborelli – e i miei gruppi li spremo per bene. Dalla prossima settimana, comunque, riprenderemo regolarmente gli allenamenti e troveremo dei test amichevoli per farci trovare pronti alla ripresa. Stare tre settimane senza campionato è dura». E sul rush finale il pensiero del tecnico è chiaro. «L’obiettivo è cercare di centrare un posto tra le prime quattro che vale la qualificazione ai play off (potrebbe passare anche la miglior quinta dei vari gironi, ndr), ma soprattutto i ragazzi dovranno proseguire nel loro processo di crescita, questa è la cosa più importante» conclude Taraborelli.
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