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Cronaca

Polfer, settimana di Pasqua nelle stazioni ferroviarie: 64.000 persone controllate e 1.312 sanzioni

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Sono circa 64.000 le persone controllate durante la Settimana Santa nelle principali stazioni dagli operatori della Polizia Ferroviaria in relazione alle disposizioni governative per l’emergenza sanitaria. 32.824 i viaggiatori controllati in partenza e 31.146 in arrivo. 1.283 quelli  sorpresi  in viaggio senza un giustificato motivo e sanzionati.

Sono proseguite anche le ordinarie attività di vigilanza in ambito ferroviario che hanno portato a 8 arrestati, 115 indagati e 50.283 identificati. 6.748 le pattuglie impegnate in stazione e 697 lungo le linee ferroviarie. 364 servizi antiborseggio e 1.312 le sanzioni elevate in tutto. 9 i minori non accompagnati rintracciati e riaffidati alle famiglie o alle comunità; 15 i cittadini stranieri sorpresi in posizione irregolare.

In particolare, nella stazione di Verona Porta Nuova, sono stati arrestati un pregiudicato straniero di 30 anni evaso dalla detenzione domiciliare ed un pregiudicato italiano di 58, per i reati di resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale. Quest’ultimo, dopo essersi avvicinato in modo sospetto ai varchi di accesso alla stazione, è stato controllato dagli operatori. Ciò ha scatenato una reazione violenta dell’uomo che ha tentato di aggredire i Poliziotti. Lo stesso è stato denunciato anche per porto abusivo di oggetto atto ad offendere, in quanto nascondeva in una tasca una forbice acuminata di 20 cm. 

A Modena, è stato arrestato un giovane del Burkina Faso per detenzione di sostanza stupefacente. Lo straniero visibilmente agitato, controllato dagli operatori, teneva occultati all’interno dello zaino due etti circa di “erba” pronta per essere immessa sul mercato dello spaccio.

Tre i latitanti rintracciati e arrestati: il primo ad Ancona, un cittadino iraniano di 18 anni in possesso di un documento per rifugiati, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere per aver violato l’obbligo di dimora nel comune di residenza, emesso dal Tribunale di Ascoli Piceno. A Bari, un cinquantenne tarantino perché ricercato per un ordine di carcerazione da eseguire emesso dalla Procura della Repubblica di Lecce nell’ottobre del 2010, dovendo espiare oltre 2 anni di reclusione per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni. Infine a Paola,  un cittadino straniero, senza fissa dimora, poiché destinatario di un provvedimento di custodia cautela in carcere emesso dal Gip di Trento per il reato di furto aggravato.

Tra le storie a “lieto fine” della settimana: quella di un quarantenne italiano con problemi psichici allontanatosi dalla propria abitazione in provincia di Taranto e rintracciato nella stazione di Potenza. L’uomo, spaesato e vestito solo di una tuta ginnica senza giubbotto, è stato notato dagli agenti che dopo averlo avvicinato e tranquillizzato, lo hanno accompagnato negli uffici di Polizia, dove successivamente è stato riaffidato alla famiglia.

Quella di una donna di cinquant’anni salvata a Bari. La stessa si è introdotta nello scalo ferroviario oltrepassando le transenne metalliche sperando di non essere vista. Ciò non è passato inosservato agli agenti della Polfer che hanno capito immediatamente il gesto che voleva mettere in atto e l’hanno bloccata. La donna, in stato confusionale, ha poi ammesso di essersi recata in stazione  per togliersi la vita gettandosi sotto un treno.

Quella di Pordenone, dove gli Agenti hanno impedito che una donna si gettasse sotto un convoglio che stava entrando in stazione. La stessa, notata poiché aveva oltrepassato la linea gialla della banchina proprio nel momento in cui il locomotore stava arrivando, è stata afferrata per un braccio e messa in salvo. La straniera, di origine romena, ha cercato di divincolarsi in ogni modo per lanciarsi sotto il treno, che nel frattempo aveva rallentato la sua corsa. Grazie all’intervento degli operatori la stessa ha desistito nel compiere il suo gesto.  

Ed infine, quella di una donna brasiliana di 42 anni che è stata soccorsa e salvata dagli operatori a Verona Porta Nuova. La viaggiatrice è improvvisamente caduta a terra sulla banchina in arresto cardiocircolatorio riportando un grave trauma alla testa. Gli agenti intervenuti immediatamente, le hanno praticato per più minuti il massaggio cardiaco, anche con l’utilizzo del defibrillatore DAE, fino all’arrivo dall’ambulanza.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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