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Redazione Lazio

PISANOPOLI, SDANGHI (PRC-FDS): "RIDURRE I CONSIGLIERI REGIONALI NON RIDUCE RISCHI DELLA MALAPOLITICA"

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Tempo di lettura 7 minuti"La FdS, non facendo parte dell’ufficio di presidenza, non ha mai né votato né discusso la spartizione di questi fondi."

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Sdanghi: "Il mio partito ha sempre denunciato questa modalità di voto all’interno dell’aula consiliare, ha sempre denunciato il fatto che la Regione togliesse fondi ai disabili, ai lavoratori, alla sanità pubblica e lo ha fatto anche al di fuori delle istituzioni, tanto che la stessa Polverini ha denunciato il capogruppo FdS Ivano Peduzzi perché definiva la Regione Lazio diretta dalla ormai ex presidente di Regione come un comitato di affari."

 

Riceviamo e pubblichiamo  da Giuliano Sdanghi, Direttivo Rifondazione Comunista Lago di Bracciano

Caro Osservatore Laziale,
Quello che è successo nello scandalo politico chiamato Lazio-gate è chiaro a tutti, e quindi non mi soffermo più di tanto.

Preferisco soffermarmi su alcune questioni poste da tanti cittadini, che secondo me sono di enorme importanza: la prima domanda è “perché nessuno ha detto niente?
Desidero dare la mia opinione, interna al mondo dei partiti politici, essendo iscritto a Rifondazione Comunista, ora all’interno dell’aggregatore Federazione della Sinistra, da 5 anni. I giornali sono venuti a conoscenza dello scandalo con le prime inchieste, quelle che hanno coinvolto il capogruppo PdL nel Consiglio Regionale, Fiorito. Occorre, invece, partire da come è stato deciso sia la quantità dei fondi che la cosiddetta “spartizione dei fondi”. Come ogni voce di spesa, anche il fondo per il funzionamento del Consiglio Comunale viene approvato con il Bilancio di previsione, redatto dalla giunta regionale (La Polverini quindi sapeva benissimo, ndr) e votato in aula. Il Bilancio è stato votato con un unico maxiemendamento, voluto e votato dal Centro Destra (compreso l’Unione di Centro), che non ha permesso in nessun modo di discutere punto per punto le voci di bilancio, compresa quella che elargiva i fondi per i gruppi consiliari.

Il mio partito ha sempre denunciato questa modalità di voto all’interno dell’aula consiliare, ha sempre denunciato il fatto che la Regione togliesse fondi ai disabili, ai lavoratori, alla sanità pubblica e lo ha fatto anche al di fuori delle istituzioni, tanto che la stessa Polverini ha denunciato il capogruppo FdS Ivano Peduzzi perché definiva la Regione Lazio diretta dalla ormai ex presidente di Regione come un comitato di affari.


Una volta votato in aula il bilancio, la “spartizione dei fondi” avviene all’interno dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, composto durante questa legislatura da consiglieri PDL, lista Polverini, UDC, PD e IdV.

Bisogna notare che dalla pubblicazione dei bilanci dei gruppi consiliari, le entrate assegnate al mio gruppo di riferimento (Federazione della Sinistra) rispetto alle entrate dei Radicali sono di un quarto più basse nonostante entrambi i gruppi abbiano due consiglieri. Sel ,che ha lo stesso numero di consiglieri nostro, ha le nostre stesse risorse. Il gruppo della Destra ha duecentomila euro in più del gruppo della Federazione della sinistra, pur avendo lo stesso numero di consiglieri. La FdS , non facendo parte dell’ufficio di presidenza, non ha mai né votato né discusso la spartizione di questi fondi.

Sul sito del gruppo consiliare FdS Lazio c’è l’ultimo bilancio, quello del 2011. In esso troverete le stesse voci contestate al gruppo PdL, cioè “prestazioni alberghiere/bar” e “Convegni”: Mentre il PdL dichiarava oltre 900.000 ad ogni capitolo di spesa interna, il nostro gruppo ha speso per la prima voce 700 Euro (che all’anno fanno 1,90€), per il secondo 7000 € circa. Altra voce contestata è la voce che riguarda i rimborsi ai singoli consiglieri: mentre il PdL dava 200.000€ a testa, il gruppo FdS non dava nulla ai nostri due eletti, anzi, la prassi del nostro partito è che metà dell’indennità del consigliere vadano per attività politiche. Oltre il 90% dei fondi destinati al mio gruppo è infatti utilizzato per attività prettamente politica. La stessa presidente Polverini ha riconosciuto l’onestà della Federazione della Sinistra (la cosa, però, non è reciproca).

Nel 2012 i fondi sono stati utilizzati interamente per la raccolta firme per il referendum popolare per l’abrogazione dei vitalizi regionali, che sono stati approvati dalla Giunta Polverini, estesa addirittura agli assessori esterni.
Un referendum che porterà a risparmiare oltre 4 milioni e mezzo di Euro all’anno. Personalmente, in conclusione, mi trovo fermamente contrario a ridurre il numero dei consiglieri regionali. Sono contrario in quanto non si riducono così i rischi di malapolitica, ma si riducono solamente gli spazi democratici.

Lo stesso Fiorito “Batman” è entrato in consiglio con quasi 30.000 preferenze, primo nel suo partito. Occorre, invece, un tetto massimo per le indennità singole che del gruppo; occorre un controllo serrato alle spese dei gruppi, che devono essere attinenti al lavoro politico e non a cene in stile Animal House.
Ora che ho risposto in maniera esaustiva (almeno spero) alla domanda nel mio incipit, mi chiedo: “Perché nessun giornale nazionale con le loro edizioni locali (Soprattutto “La Repubblica”) ha dato risalto alle attività, per esempio, della Federazione della Sinistra?”.
Distinti Saluti
Giuliano Sdanghi, Direttivo Rifondazione Comunista Lago di Bracciano
 

tabella PRECEDENTI:

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   30/09/2012 REGIONE LAZIO, ALLE URNE ENTRO IL 2012?

  29/09/2012 ROMA, STEFANIA PRESTIGIACOMO DISGUSTATA DAL PDL SALUTA E SE NE VA