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Nicola Zingaretti si fa sfuggire in un’intervista video che Marco Vincenzi è indagato, e corre ai ripari con una nota dove fa aggiungere tre punti esclamativi per smorzaare la gaffe appena fatta, la capogruppo M5S Corrado spiega il caso Zingaretti-Vincenzi
di Cinzia Marchegiani
Roma – Arriva decisa e tagliente la nota di Valentina Corrado, capogruppo del M5S Regione Lazio che fa emergere un atteggiamento alquanto imbarazzante del Presidente Nicola Zingaretti, che prova a coprire, la sua affermazione rilasciata mezzo intervista video in cui dice che il capogruppo Pd Marco Vincenzi è indagato, con un comunicato stampa per cercare di correggere la sua gaffe.
Ricordiamo che Marco Vincenzi, Capo Gruppo del Pd si è dimesso lo scorso 9 giugno poiché ci sarebbe una ricostruzione degli inquirenti secondo cui l'approvazione di alcuni emendamenti, avrebbero favorito le cooperative di Salvatore Buzzi, sarebbe stata favorita da alcuni esponenti regionali.
LA GAFFE SPIEGATA DA VALENTINA CORRADO CAPOGRUPPO M5S PISANA
“La caduta dei regimi è spesso anticipata dalla confusione, come quella a cui stiamo assistendo oggi. Zingaretti si fa intervistare nella parte della vittima inconsapevole e si lascia scappare che Vincenzi è indagato, in seguito prova a correre ai ripari rettificando con tre puntini di sospensione in un comunicato stampa e finisce con una nota della Regione che smentisce il Presidente, nonostante la registrazione audio e video. E' evidente che la macchina propagandistica di Zingaretti, nonostante le inserzioni, si è inceppata, a questo punto solo Vincenzi può aiutarlo richiedendo alla Procura il certificato di non iscrizione nel registro delle notizie di reato ai sensi dell'articolo 335 del codice di procedura penale. E' evidente che il PD è allo sbando e che il Lazio non può continuare ad essere amministrato da un presidente che viene smentito con note stampa dai propri stessi uffici.”
Vincenzi mentre annunciava le sue dimissioni da capogruppo del PD, aveva spiegato che in merito alle notizie che lo riguardano pubblicate dagli organi di stampa, smentiva di aver presentato in Consiglio regionale emendamenti per finanziare il comune di Roma o i suoi municipi: “Non corrispondono nel modo più assoluto a verità e sono destituite di fondamento, quindi, le affermazioni di Salvatore Buzzi su un mio presunto interessamento per far ricevere al municipio di Ostia 600mila euro o qualsiasi altra cifra”.
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