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Cronaca

PISA, BOTTE E PAROLACCE AI BAMBINI DELL'ASILO: ARRESTATA EDUCATRICE SCOLASTICA

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Tempo di lettura 2 minutiOffese e schiaffi in testa: "Rincoglionito, oggi ti faccio del male, sciocco stai zitto…"

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Redazione

Pisa – I carabinieri del nucleo investigativo di Pisa hanno arrestato un'educatrice scolastica, in servizio presso un nido d'infanzia comunale del capoluogo, responsabile di maltrattamenti in danno di nove bambini di eta' compresa tra gli anni 1 e 3. La donna, 58 anni, e' la decana delle educatrici del nido. L'ordine di cattura è stato emesso dal gip del Tribunale di Pisa, Giuseppe Laghezza. La donna è ritenuta responsabile di maltrattamenti aggravati.

Determinanti per circoscrivere gli episodi si sono rivelate le intercettazioni video-ambientali, disposte dall'autorità giudiziaria, i cui esiti restituivano le drammatiche sequenze delle vessazioni fisiche e morali inferte ai piccoli malcapitati, delle violenze inflitte attraverso schiaffi al volto ed alla testa, sculacciate, forzando, in talune circostanze, i bimbi a mangiare fino a provocarne il pianto, che hanno indotto il gip ad emettere la misura custodiale agli arresti domiciliari. Gli investigatori hanno inoltre appurato volgari e ingiuriose le frasi verso i piccoli, del tipo "rincoglionito, oggi ti faccio del male, sciocco stai zitto, ti metto fuori al freddo, sei duro come il muro, a te oggi niente frutto, levati di torno te. boia!, vai a piangere in bagno con te non ci parlo". L'arrestata è stata associata presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari

Le indagini, avviate nel novembre dello scorso anno, dirette dal procuratore della Repubblica reggente Alessandro Crini e dal sostituto Aldo Mantovani, prendevano spunto da alcune segnalazioni pervenute circa presunti abusi commessi in un nido d'infanzia del capoluogo, che venivano vagliate attentamente dagli inquirenti. Le telecamere e le microspie installate dagli investigatori, hanno verificato che l'educatrice, attraverso l'uso sistematico della violenza e delle vessazioni come ordinario trattamento del minore, procurava ai piccoli frequentatori del nido una condizione di soggezione psicologica e di sofferenza, costituenti fonte di disagio continuo. Per il gip, siamo di fronte a "una condotta abituale chiaramente indicativa dell'esistenza di un programma criminoso animato da una volontà unitaria di vessare i soggetti passivi e, in particolare, di sottoporre consapevolmente questi ultimi, piccoli in tenerissima età, a una duratura condizione di soggezione psicologica e di sofferenza". "La pericolosità dell'indagata è resa evidente, in particolare, dalla pervicacia con cui infierisce nei confronti delle persone offese mediante le suindicate condotte vessatorie, le quali sono chiaro indice di una personalità sprezzante delle più elementari regole di comportamento".