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di Christian Montagna
Napoli – Un particolare shock che getta nello sconforto i napoletani e i familiari di Pino Daniele è venuto fuori dai risultati dell'autopsia sul corpo del cantante. Un'ostruzione al by pass sarebbe la causa del decesso e molto probabilmente, un soccorso più veloce sarebbe stato in grado di salvargli la vita. Pino Daniele muore una seconda volta e con lui tutti i suoi fan e i familiari.
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e sta vagliando al momento gli elementi emersi dall'esame autoptico. Definitivi saranno i responsi in previsione per il prossimo mese. E' stato di fondamentale importanza l'esame del cuore effettuato nei giorni scorsi che ha rilevato la tragica scoperta. I periti nominati dalla Procura avranno ora l'arduo e delicato compito di accertare causa e tempistiche di morte. Potrebbe essere possibile che quei cinquanta minuti per portare Pino dalla Maremma a Roma siano stati fatali? Sarebbe stato meglio affidarsi all'ambulanza che arrivò da Grosseto? Chissà. Secondo quanto avrebbero riferito l'autista di Pino e la compagna Amanda Bonini, sarebbe proprio stata la volontà del cantante quella di farsi curare dal medico di fiducia a Roma. Ma a complicare le cose inoltre è l'inquietante dubbio che prima di quel maledetto infarto ci sarebbero stati sintomi sottovalutati. Al momento nessuna certezza ma solo ipotesi che soltanto ad immaginarle fa male. I carabinieri che stanno accertando eventuali errori e responsabilità, nel frattempo, hanno sequestrato cellulare e tablet del bluesman per ulteriori verifiche.
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