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PIL, SECONDO L'ISTAT L'ITALIA TORNA A CRESCERE MA LA DISOCCUPAZIONE RESTA

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Tempo di lettura 2 minutiMa l’Istat ha rivelato anche dati importanti che riguardano la disoccupazione

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Redazione
 
Roma – Da una parte il Pil che cresce e dall'altra dati davvero scoraggianti per quanto riguarda la disoccupazione. Ma ogni occasione è buona per esultare. E il premier lo fa con un post su Fb
 
 
 

Avviso: post urticante per gufi e talk.La verità, vi prego, sui numeri.Dopo mesi di editoriali, chiacchiere,…

Pubblicato da Matteo Renzi su Martedì 1 marzo 2016

 

L’Istat ha reso noto che il PIL (Prodotto Interno Lordo) italiano, è aumentato dello 0,8% nell’anno 2015. Una prima stima resa nota a metà febbraio, riportava il Pil a +0,7%. Invece la previsione nella nota al Def, risalente al mese di settembre, indicava il rapporto deficit/Pil a +0,9%. Nel 2015 è stato del 2,6%, dopo che nel 2014 ha raggiunto il 3%. Nel 2015 il debito italiano ha raggiunto il 132,6%, il massimo raggiunto dal 1995. Nella nota di Previsione del Governo –DEF- era superiore rispetto a quello definitivo, ovvero 132,8%. Nel 2015 il debito ha raggiunto circa 2.170 miliardi di euro. Scende anche la pressione fiscale e arriva a toccare il 43%, il livello più basso dal 2011, quando aveva raggiunto il 41,6%. Vi è anche un aumento degli investimenti lordi in Italia, che aumentano dello 0,8%, un rialzo che arriva dopo 8 anni, precisamente dal 2007. Ma l’Istat ha rivelato anche dati importanti che riguardano la disoccupazione, che nel mese di gennaio si aggirava attorno all’11,5%, invariato da agosto. Secondo l’Istat vi è una diminuzione dello 0,4% degli inattivi che vanno dai 15 ai 64 anni. Il calo sarebbe determinato dalla componente femminile che si aggira attorno ad una fascia d’età compresa tra i 50 e i 64 anni. Quindi il tasso degli inattivi scende al 35,7%, contemporaneamente vi è una crescita degli occupanti, che raggiungono lo 0,3%. Crescita determinata dai dipendenti permanenti. L’occupazione raggiunge il 56,8% e vi è una crescita, rispetto al mese precedente, dello 0,1 punti percentuali, su base annua invece gli occupati crescono dell’1,3%, i disoccupati raggiungono il -5,4% e gli inattivi invece -1,7%. Vi è inoltre un calo degli inattivi che riguarda il periodo novembre-gennaio ed è pari a -0,3% e vi è un incremento di disoccupati di +0,3% ma una un aumento degli occupati. Sta realmente cambiando qualcosa?