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di Silvio Rossi
Il trenta marzo del 1915, un mese scarso prima che gli alpini attraversassero il Piave, a Lenola, paese della provincia di “Terra di Lavoro”, sui monti Aurunci, zona che è stata assorbita dalla provincia di Latina, nacque Pietro Ingrao, figura storica del Partito Comunista Italiano dal dopoguerra fino al nuovo millennio.
Entrato nella resistenza antifascista allo scoppiare della Seconda Guerra Mondiale, ha aderito al PCI, diventando il punto di riferimento dell’area schierata su posizioni più di sinistra, creando un dualismo ideologico con Giorgio Amendola, che invece rappresentava le posizioni più di destra.
Nel febbraio 1947, per un decennio è stato il direttore del quotidiano del partito, l’Unità, nel momento in cui, nel dopoguerra, il giornale era non solo uno strumento di informazione per le masse operaie, ma il mezzo con cui molti di essi si erudivano, imparavano a leggere, cercavano di formarsi una coscienza critica, un vero e proprio “abbecedario” di una generazione proletaria.
Deputato per oltre quarant’anni, è stato il primo Presidente della Camera dei Deputati appartenete al Partito Comunista, dal 1976 al 1979. Dopo la svolta della Bolognina, pur contestando la svolta di Occhetto aderì in una prima fase al PDS, salvo uscirne nel 1994 perché non si riconosceva più nella linea politica del partito, in seguito si avvicinò alle posizioni di Rifondazione Comunista.
Pietro Ingrao è l’esempio vivente di quella classe politica che oggi molti cittadini rimpiangono, dopo aver scoperto che nella Seconda Repubblica il livello medio della classe politica è sceso notevolmente, con i dirigenti di partito che una volta erano provenienti dalle scuole di partito, che sono stati sostituiti da faccendieri, opportunisti, “nani e ballerine”.
In cento anni di vita, Ingrao ha visto l’Italia cambiare notevolmente, ha conosciuto compagni e avversari, ha combattuto anche aspramente per difendere le sue idee, ha conquistato la stima di tutto l’arco parlamentare. Ci uniamo a tanti italiani che oggi gli augurano “cento di questi giorni”.
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