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Redazione
“Sono convinto che le 1538 Dichiarazioni di inizio attività (Dia) raccolte finora dai tecnici comunali di 342 municipalità censite del Lazio, siano la miglior risposta alle opposizioni molto spesso di natura ideologica, che sono state opposte al nuovo Piano Casa della Giunta Polverini, strumento legislativo pensato proprio per garantire lo sviluppo economico del territorio”. Lo ha dichiarato in una nota Mario Abbruzzese, presidente del Consiglio regionale del Lazio. Credo che la brutalità del dato numerico iniziale – ha sottolineato Abbruzzese – possa facilmente far capire al cittadino il successo del Piano. Alle 212 domande che si registrarono in quattro mesi con l’omologo provvedimento della Giunta Marrazzo, la Giunta Polverini sta rispondendo con un incremento di circa il 625% delle domande totali, a nemmeno sei mesi dall’entrata in vigore del Piano. Tra questi dati voglio sottolineare, con un certo compiacimento, le 180 domande pervenute dagli uffici tecnici dei Comuni del Frusinate. Una conferma a mio avviso importante della vitalità di un territorio con grandissime capacità di crescita e di sviluppo. Sviluppo che, come reso noto sull’edizione di oggi de Il Sole 24 Ore, pur non potendo contare sui dati di 36 amministrazioni locali ancora mancanti, si conferma trainato dalla Capitale e dal suo hinterland: la provincia di Roma fa registrare infatti un numero di Dia pari a 706 domande, quella di Latina 212, quella di Viterbo 207, mentre Rieti si ferma a 53. Vorrei inoltre evidenziare – ha concluso il Presidente dell’Assemblea Regionale – come questo dato si riferisca solamente alla fase iniziale di attuazione del nuovo Piano Casa. Con l’inizio della cosiddetta ‘fase due”, che consentirà il cambio di destinazione d’uso e la possibilità di abbattere e ricostruire, ci aspettiamo un incremento ulteriore, con la speranza che si possa raggiungere la quota di 15 mila domande entro la fine dell’anno. Mi associo agli auspici dell’assessore all’Urbanistica Luciano Ciocchetti, perché questo nuovo Piano possa dimostrarsi nel tempo uno dei più efficaci, anche solo considerando che ad oggi la legislazione più avanzata in materia è quella del Veneto, con 21 mila domande in tre anni”.
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