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di Angelo Barraco
Petrosino (TP) – “Mangiare, è incorporare un territorio” scrisse Jean Brunhes, indicando un legame indissolubile tra i soggetti che vivono in una determinata area e il cibo caratteristico di quell’area specifica, che rappresenta un segno indelebile nel tempo e nella memoria presente, passata e futura. Venerdì 29 luglio si è tenuto a Petrosino il “Festival Du Gnocculo”, un’iniziativa che ha deliziato gli occhi e il palato di tutti i presenti nella splendida cornice di Piazza Biscione che si affaccia sul mare. Una location che ha offerto una moltitudine di scelte ai presenti, dagli stand espositivi con oggetti quali orecchini, bracciali e borse, all’imponente palco in fondo alla piazza, dove la buona musica accompagnava piacevolmente il flebile vento estivo proveniente dal mare. Concitata la partecipazione dei cittadini, che hanno aspettato il fatidico momento della cena dinnanzi al mare, ammirando lo splendido panorama e le bancarelle presenti in loco. Le palme che domina la piazza, un cielo che taglia il mare, la magia e la purezza che induce spontaneamente i soggetti a condividere una cena tutti insieme, elemento fondamentale di interazione sociale. In uno stand vi era un gruppo di ragazzi che preparava lo “Gnocculo”, ovvero la pasta incavata, schiacciata, tipico piatto siciliano. Vi era un team che coadiuvava con efficienza e parsimonia, dove ogni ruolo aveva il fine ultimo di portare al termine un servizio per i presenti. Intorno alle ore 21.00 i cittadini si predispongono in fila nell’attesa di poter gustare le prelibatezze appena cucinate. La serata è proseguita con musica e divertimento, con una cornice che spezza ogni confine territoriale, abbandonandosi alla bellezza del mare e un dinamismo costante di un territorio in continua crescita.
Ha collaborato David Sciacca
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