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Redazione
Roma – Il Governo sta studiando alcune misure che potrebbero essere applicate già quest’anno e che potrebbero agevolare le famiglie italiane. Tali agevolazioni non riguarderebbero soltanto l’Irpef e non sarebbe necessario aspettare il taglio dell’imposta dei redditi che è stato annunciato per il 2018. Palazzo Chigi e Tesoro starebbero lavorando su due fronti molto importanti: da una parte sulla contrattazione aziendale e dall’altra parte sulla riduzione del carico fiscale sulla previdenza complementare. Il Governo voleva far confluire le novità, all’interno del pacchetto atteso per maggio e denominato Finanza per la crescita ma il tutto potrebbe slittare poiché vi è la necessità di trovare risorse per la copertura di alcuni interventi. Da definire nei dettagli invece è la rimodulazione della tassazione sui fondi pensione. L’aliquota è al 20% con la manovra 2015 per i fondi, dall’11,5% precedenti e al 26% per le Casse di previdenza. Vi è comunque un calo delle percentuali all’11% e al 20%. Il lavoro che si sta facendo ha come obiettivo la riduzione del costo del lavoro, con taglio degli oneri contributivi, che devono essere comunque compatibili con prestazioni previdenziali adeguate. Dalla prossima settimana l’Inps invierà circa 8 milioni di buste arancioni con i calcoli degli assegni ai pensionati che verranno. Un altro importante tassello riguarda gli intervento pro-famiglie. Il ministro della salute, Beatrice Lorenzin, ha detto pochi giorni da che “Se non avremo figli possiamo inventarci tutti i modelli che vogliamo ma non ci sarà neppure chi potrà fare la produzione per vendere i prodotti”. Enrico Costa, ministro degli Affari Regionali, ha parlato di misure per agevolare il secondo figlio”. Un paese che tende a cambiare, dove il tasso di natalità è di 1,35 bambini per mamma. L’idea è quella di convogliare le norme a favore della famiglia in un testo unico e da approvare entro l’anno.
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