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PDM, MARINA MILITARE: PRESENTATA INTERROGAZIONE SU PRESENZA SOSTANZE CANCEROGENE IN ACQUA USO ALIMENTARE A BORDO NAVI

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"Si chiede di sapere lo stato di funzionamento degli impianti di potabilizzazione delle acque destinate al consumo umano a bordo delle unità navali militari di ultima generazione, già consegnate alla Marina militare italiana (Portaerei Cavour, Nave Caio Duilio, Nave Andrea Doria), nonché sulle FREMM (fregate europee multi missione), attualmente in fase avanzata di allestimento presso il comando Marinalles di La Spezia"

 

Redazione

 "E’ stata pubblicata sul resoconto dell’Assemblea della Camera dei deputati del 5 settembre l’interrogazione 5-07724, presentata nei giorni scorsi dal deputato radicale Maurizio Turco, cofondatore del Partito per la tutela dei diritti di militari e Forze di polizia (Pdm). – Fa sapere Luca Marco Comellini segretario del Pdm – Con l’atto di sindacato ispettivo, – prosegue Comellini -rivolto ai Ministri della difesa e della salute, si chiede di sapere lo stato di funzionamento degli impianti di potabilizzazione delle acque destinate al consumo umano a bordo delle unità navali militari di ultima generazione, già consegnate alla Marina militare italiana (Portaerei Cavour, Nave Caio Duilio, Nave Andrea Doria), nonché sulle FREMM (fregate europee multi missione), attualmente in fase avanzata di allestimento presso il comando Marinalles di La Spezia, la tipologia dei controlli laboristici finora disposti dai comandi delle unità navali e se siano stati sempre conformi ai dettami del decreto legislativo n. 31 del 2001, se siano state riscontrate anomalie, con particolare riguardo ai valori di «trialometani», «idrocarburi» ed eventuale riscontro di batteri quali la «legionella» e se si intendano promuovere azioni di informazione sui rischi derivanti da contaminanti disciolti nelle acque da destinare al consumo umano e sui rischi di carcinogenesi ad essi attribuibili alla luce delle recenti evidenze scientifiche nazionali ed internazionali. A seguito dell’interrogazione, oltre ad aver saputo che la Nave Caio Duilio sarebbe stata fermata per “manutenzione”, abbiamo anche appreso che i vertici della Marina militare avrebbero disposto degli accertamenti che ci auguriamo possano essere estesi anche alle acque destinate all’igiene personale e a tutte le attività che ne prevedono l’uso da parte del personale, come ad esempio l’impiego delle bombole di aria utilizzate dal personale subacqueo dove l’acqua di bordo è utilizzata per abbattere la percentuale di monossido di carbonio e di anidride carbonica nell'aria respirabile. – Conclude il segretario – Ancora una volta dobbiamo amaramente costatare che i vertici della difesa si attivano per risolvere le questioni che riguardano la sicurezza e la salute del personale solo a seguito della presentazione di interrogazioni parlamentari."
 

 

MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. — Al Ministro della difesa, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   l'acqua potabile è una risorsa primaria destinata al consumo che permette la sopravvivenza degli esseri viventi e le fondamentali attività umane. La potabilizzazione dell'acqua consiste nella rimozione delle sostanze contaminanti dall'acqua per consentirne il normale consumo domestico ed alimentare nel rispetto delle norme volte alla tutela della salute umana;
   il decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31, e successive modificazioni e integrazioni, è il riferimento normativo italiano che, recependo la direttiva europea 98/83/CE, disciplina il campo delle acque potabili e definisce anche i criteri e i parametri analitici, microbiologici e chimico-fisici, ai quali un'acqua deve sottostare per potere essere definita potabile. La stessa normativa, modificata ed integrata con il decreto legislativo n. 27 del 2002, definisce che le acque destinate al consumo umano sono quelle trattate o non trattate, destinate ad uso potabile, per la preparazione di cibi e bevande, o per altri usi domestici, a prescindere dalla loro origine, siano esse fornite tramite una rete di distribuzione, mediante cisterne, in bottiglie o in contenitori; le acque destinate al consumo umano sono altresì quelle utilizzate in un'impresa alimentare per la fabbricazione, il trattamento, la conservazione o l'immissione sul mercato di prodotti o di sostanze destinate al consumo umano, escluse quelle, individuate ai sensi dell'articolo 11, comma 1, lettera e) del decreto legislativo n. 31 del 2001, la cui qualità non può avere conseguenze sulla salubrità del prodotto alimentare finale;
   l'articolo 10 del decreto legislativo n. 31 del 2001 stabilisce quali siano i provvedimenti da adottarsi e le limitazione dell'uso qualora le acque destinate al consumo umano non corrispondano ai valori di parametro fissati dalla normativa in vigore. È compito del gestore, individuate tempestivamente le cause della non conformità, indicare i procedimenti necessari per ripristinare la qualità, dando priorità alle misure di esecuzione, tenuto conto dell'entità del superamento del valore di parametro pertinente e del potenziale pericolo per la salute umana. Sia che si verifichi, sia che non si verifichi un superamento dei valori di parametro, qualora la fornitura di acque destinate al consumo umano rappresenti un potenziale pericolo per la salute umana l'erogazione della stessa deve essere vietata al fine di adottare altri idonei provvedimenti a tutela della salute, tenendo conto dei rischi potenziali e reali per l'individuo e per le collettività;
   sulle unità navali militari di ultima generazione, già consegnate alla Marina militare italiana (Portaerei Cavour, Nave Caio Duilio, Nave Andrea Doria), nonché sulle FREMM (fregate europee multi missione), attualmente in fase avanzata di allestimento presso il comando Marinalles di La Spezia, è presente un impianto di potabilizzazione delle acque di bordo che consentirebbe l'autosostentamento del fabbisogno idrico di bordo con produzione autonoma di acqua potabile, microbiologicamente pura e priva di contaminanti chimico-fisici ed organolettici –:
   se il Ministro della difesa sia a conoscenza dell'effettivo funzionamento dei succitati impianti di bordo e del recepimento della normativa succitata presso l'amministrazione difesa, nello specifico presso il Comando in aapo della squadra navale (CINCNAV);
   se il Ministro della difesa sia a conoscenza della tipologia dei controlli laboristici finora disposti dai comandi delle unità navali sopracitate e se essi siano stati sempre conformi ai dettami del decreto legislativo n. 31 del 2001 e successive modificazioni e integrazioni;
   se il Ministro della difesa sia a conoscenza della periodicità dei sopraccitati controlli e di eventuali anomalie finora riscontrate, dalle strutture sanitarie militari o civili, sulle acque di bordo destinate al consumo umano, con particolare riguardo ai valori di «trialometani», «idrocarburi» ed eventuale riscontro di batteri quali la «legionella»;
   se il Ministro della difesa sia a conoscenza di eventuali sospensioni di erogazione dell'acqua destinata al consumo umano trattata dall'impianto di potabilizzazione in dotazione alle succitate unità navali e dell'avvenuta opera di informazione, in favore del personale dipendente imbarcato, sui rischi derivanti da eventuali esposizioni a sostanze contaminanti e cancerogene disciolte nell'acqua destinata al consumo umano;
   se il Ministro della salute, sulla scorta di quanto sopra, intenda promuovere una azione di informazione, in favore dell'amministrazione difesa, sui rischi derivanti da contaminanti disciolti nelle acque da destinare al consumo umano e sui rischi di carcinogenesi ad essi attribuibili alla luce delle recenti evidenze scientifiche nazionali ed internazionali. (5-07724)
 

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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