“E’ evidente che non voglio allearmi con i 5 stelle, li ho sconfitti due volte. Ma voglio parlare con chi ci ha abbandonato, voglio capire perché”. Lo ha detto Nicola Zingaretti, governatore Pd del Lazio e candidato alla segreteria del partito, intervenendo all’incontro di AreaDem a Cortona (Arezzo). “Dobbiamo recuperare il confronto delle idee, basta con la denigrazione delle persone a prescindere dalle idee. Dobbiamo combattere”, ha aggiunto.
Zingaretti ha quindi espresso il suo pensiero per ricostruire il Pd:
“Dobbiamo combattere, altro che subalternità. E’ subalterno chi nella battaglia politica interna usa gli stessi strumenti che critichiamo contro di noi. Dobbiamo ricostruire una nuova agenda con gli italiani, ridando speranza”.
“No al cambio del nome al partito” – Il governatore del Lazio ha chiuso definitivamente anche la discussione sul cambio del nome al partito: “Lungi da me porre un tema sul nome del partito. Io mi candido segretario del Pd, voglio fare il segretario del Pd. Questa è la sfida che stiamo lanciando, il resto sono caricature che puntano a denigrare chi esprime idee. Ci vorrà molto coraggio, molta passione. Dovremo combattere contro le fake-news degli avversari, e dovremo combattere uniti. Perché in gioco c’è la democrazia italiana”.
“Basta divisioni interne” – “Smettiamola – ha precisato – con la divisione tra noi, ridicola, tra chi contrappone il partito del territorio al partito della rete. E’ vero esattamente l’opposto, dobbiamo essere più forti nelle strade e più forti nella rete. Si dice: torniamo nelle periferie. Certo, ma anche questo è il tema: bisogna starci fisicamente e non raccontarle come vorremmo che fossimo. Ci accorgeremmo che i ragazzi passano il tempo con il cellulare in mano e formano la propria coscienza dentro la rete. Voglio un partito che sulla rete sia il migliore e il più organizzato”.
L’appello agli italiani: “Venite a costruire il nuovo partito” – Zingaretti ha quindi lanciato un appello agli italiani: “Il congresso del partito democratico ha un senso se diventa un grande processo popolare, nel quale noi chiamiamo gli italiani a riscrivere un’agenda per il futuro di questo Paese. Nomi e leader sono gli ultimi problemi. Faccio un appello a tutti gli italiani: venite, tornate, iscrivetevi, lo vedo che c’è voglia di combattere. Riapriamo un processo decisionale e di elaborazione, è questo il nuovo Pd che dobbiamo costruire”.