Pavia, picchiata perché "si comportava troppo da occidentale": tolta figlia ai genitorii

 

MILANO – Il Tribunale dei Minori di Milano ha deciso di togliere temporaneamente alla famiglia una ragazza marocchina di 14 anni e di affidarla ad una comunità per i maltrattamenti che a suo dire subiva dai famigliari. Padre, fratello e madre sarebbero arrivati anche a frustarla perché – ha denunciato lei – vestiva e si comportava troppo da "occidentale".

Una denuncia "attendibile", accompagnata da un referto medico per contusioni multiple con prognosi di 31 giorni: per questo il Tribunale dei Minori di Milano ha ratificato il provvedimento con cui un Comune dell'Oltrepo Pavese ha tolto temporaneamente La ragazza alla sua famiglia. La ragazza ha riferito che da due anni veniva picchiata con violenza dai genitori e dal fratello più grande e colpita anche con un cavo del pc per il suo stile di vita occidentale simile quello delle amiche.

"E' una storia purtroppo ordinaria, come ne vediamo tante, in cui c'entra il fattore culturale e il conflitto tra una ragazzina nata in Italia e che vuole vivere come le sue amiche e una famiglia 'tradizionalista' che impone la sua educazione con una violenza fisica e soprattutto morale". Così il procuratore del Tribunale per i Minori di Milano, Ciro Cascone, ha spiegato il caso all'ANSA. "Il fattore religioso – ha aggiunto – è solo un aspetto di quello culturale".

I famigliari si difendono sostenendo che intervenivano sulla figlia con severità solo per il suo comportamento a loro avviso molto riprovevole: non voleva più andare a scuola, rientrava tardi, si vestiva in modo eccessivo. Di certo però la ragazza è finita in ospedale per contusioni multiple, e per questo ha presentato denuncia. I giudici, in attesa dell'accertamento dei fatti, hanno deciso di affidarla provvisoriamente a una comunità.