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Cronaca

PAVIA: EX SEGRETARIO PD ABUSA DI BAMBINA DISABILE

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Tempo di lettura 2 minuti Gli inquirenti sono partiti dalla segnalazione dei genitori della 13enne disabile, che si trovava in cura al San Matteo

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Red. Cronaca

Pavia – Arrestato a Pavia il 50enne Antonio Maria Ricci ex segretario del Partito Democratico della città nonché dirigente medico presso la clinica pediatrica del San Matteo e presidente dell'Asp Santa Margherita di Pavia. A far scattare le manette per l'ex segretario del Partito Democratico di Pavia la terribile accusa di violenza sessuale nei confronti di una bambina di 13 anni. Ad arrestare l'ex segretario gli agenti della squadra mobile di Pavia che hanno provveduto ad accompagnare Ricci agli arresti  domiciliari.
 

L'indagine Gli inquirenti sono partiti dalla segnalazione dei genitori della 13enne disabile, che si trovava in cura al San Matteo. Secondo l'ipotesi accusatoria, la bambina durante i vari day hospital al reparto di Pediatria del San Matteo avrebbe subito gli abusi sessuali da parte dell'ex segretario PD.
È stato accertato che il dottor Antonio Maria Ricci, ha svolto una lunga attività di adescamento, durata per circa tre mesi, con la chat di facebook,  intrattenendo quindi contatti con la 13enne. L'ex segretario Pd si è presentato come medico amico conquistando la fiducia della piccola, arrivando poi a mostrarsi interessato e attratto anche fisicamente da lei con dialoghi di natura sessuale durante i quali si faceva promettere un bacio. Infine, approfittando del fatto che la 13enne fosse sola in camera, l'avrebbe baciata  più volte. 
L'indagine portata avanti dagli inquirenti ha permesso di acquisire inconfutabili elementi di responsabilità a carico dell'ex segretario Pd di Pavia, come i testi delle chat intercorse con la ragazzina le quali, interfacciate con i turni di servizio del medico, hanno fornito riscontri oggettivi sulla veridicità di quanto era scritto nei messaggi stessi. Inoltre sono stati effettuati accertamenti tecnici approfonditi sul computer in uso alla minorenne, accertamenti che hanno permesso di escludere qualsiasi ipotesi di alterazione dei testi, nonchè di ricondurre il profilo facebook del mittente proprio al dottor Ricci.

Il sindaco di Pavia
ha rimosso in via cautelativa il dottor Ricci dal consiglio di amministrazione dell'Azienda Servizi alla Persona (Pertusati e Santa Margherita)."Mi auguro – Scrive il primo cittadino sul social Fb – che la delicata vicenda che vede coinvolto Antonio Ricci si chiarisca al più presto. Nel frattempo, in via cautelativa, per agevolare il normale svolgimento del procedimento giudiziario e favorire la regolare attività dell'Azienda Servizi alla Persona (Pertusati e Santa Margherita), procederò – conclude – alla sua revoca dal consiglio di amministrazione che attualmente egli presiede."
 

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Cronaca

Roma, San Paolo: due ladre tentano di investire la commessa di un negozio dopo la rapina

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ROMA – Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Roma Garbatella sono intervenuti in viale Leonardo Da Vinci, arrestando due donne romane, di 20 e 30 anni, appartenenti a una nota famiglia di nomadi stanziali, con precedenti penali e disoccupate. Le due sono gravemente indiziate di rapina aggravata in concorso.
 
L’episodio è iniziato quando i titolari di un negozio di casalinghi, gestito da cittadini cinesi nel quartiere San Paolo, hanno denunciato che le due donne avevano sottratto diversi articoli per la casa. Una dipendente del negozio, notando il furto, ha cercato di fermarle, ma le due donne, nel tentativo di fuggire, sono salite a bordo della loro auto e hanno cercato di investirla.
 
I Carabinieri, giunti rapidamente sul posto, sono riusciti a bloccare le ladre. La refurtiva, trovata all’interno dell’auto, è stata restituita ai legittimi proprietari. Fortunatamente, la coraggiosa dipendente, visitata dai sanitari del 118, non ha riportato ferite.
 
Successivi accertamenti hanno rivelato che la 30enne era alla guida dell’auto senza patente, mai conseguita, motivo per cui è stata anche sanzionata per violazione al codice della strada. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari per entrambe le donne.
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Castelli Romani

Rocca Priora, arrestati due uomini sorpresi a sotterrare telai di auto rubate

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I Carabinieri della Stazione di Rocca Priora hanno arrestato due uomini italiani, rispettivamente di 59 e 67 anni, entrambi con precedenti penali, accusati di riciclaggio. L’operazione è avvenuta durante un normale servizio di pattugliamento del territorio, quando i militari hanno notato i sospetti intenti a scavare una buca con una ruspa in un terreno situato lungo la via Tuscolana, al chilometro 32. All’interno della buca, i Carabinieri hanno scoperto quattro telai completi di autovetture, successivamente identificati come proventi di furto.
 
Successivamente, i militari hanno eseguito una perquisizione in un capannone nei pressi del luogo del ritrovamento, anch’esso nella disponibilità dei due uomini arrestati. All’interno del capannone, sono state rinvenute numerose parti di veicoli smontati e privi di matricola, le quali sono state immediatamente sequestrate per ulteriori verifiche.
 
I due uomini arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni, in attesa dell’udienza di convalida. Le autorità stanno proseguendo le indagini per chiarire ulteriormente la portata dell’attività illegale e identificare eventuali complici.
 
 
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com

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Epidemia di Peste Suina, cresce la rivolta degli allevatori: il Ministro Lollobrigida nel mirino

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Il ministro dell’Agricoltura accusato di non aver saputo affrontare adeguatamente l’emergenza

L’epidemia di peste suina sta mettendo in ginocchio gli allevatori del Nord Italia, con nuovi focolai che si diffondono in Lombardia e Piemonte, alimentando rabbia e frustrazione tra i produttori. Nonostante l’adozione di nuove misure di sicurezza da parte del Commissario straordinario Giovanni Filippini, la situazione continua a peggiorare, con 26 allevamenti contaminati solo in Lombardia, coinvolgendo le province di Pavia, Milano e Lodi.

La diffusione del virus in queste aree altamente densamente popolate da suini, che contano circa 4,5 milioni di capi, ha suscitato un’ondata di proteste da parte degli allevatori, già provati da oltre due anni di gestione considerata fallimentare dell’emergenza. Assosuini, una delle principali associazioni di settore, ha espresso la propria indignazione, lamentando che gli allarmi lanciati dagli allevatori sono stati ignorati per troppo tempo, lasciandoli ora a dover affrontare costi insostenibili e una situazione sanitaria al limite.

La tensione è ulteriormente aggravata dalla critica dei vertici di Coldiretti, che chiedono l’immediata erogazione degli indennizzi alle aziende colpite e certezze sui rimborsi per chi è costretto a sospendere l’attività. Le nuove regole imposte dal commissario includono il divieto di movimentazione degli animali e l’accesso agli allevamenti nelle aree di restrizione, nonché la possibilità di abbattimenti preventivi in caso di rischio di contagio. Tuttavia, l’incertezza regna sovrana, con molti allevatori che si sentono abbandonati dalle istituzioni.

La critica si è rivolta anche verso il governo, e in particolare verso il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, accusato di non aver saputo affrontare adeguatamente l’emergenza. L’Eu Veterinary Emergency Team, gruppo di esperti della Commissione Europea, ha recentemente bocciato la strategia adottata, suggerendo che sarebbe stato più efficace un approccio basato sul monitoraggio e sul contenimento geografico dei cinghiali, piuttosto che sulla caccia.

Dichiarazioni recenti del ministro Lollobrigida, riportate dai media, sottolineano l’impegno del governo nel fronteggiare la crisi, pur ammettendo le difficoltà incontrate. Lollobrigida ha ribadito l’importanza delle nuove misure di biosicurezza e ha promesso un maggiore supporto agli allevatori, ma per molti queste rassicurazioni arrivano troppo tardi.

Con l’aumento dei focolai, l’epidemia di peste suina si sta trasformando in una catastrofe economica e sanitaria, con conseguenze che potrebbero essere devastanti non solo per il settore zootecnico, ma anche per l’intera economia delle regioni colpite.

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