paura e delirio nella bassa modenese

A dieci giorni di distanza da quella folle notte durante la quale un atto di vandalismo insensato sfregiò il centro storico di Mirandola distruggendo vetrine di negozi, cospargendo di rifiuti le strade, danneggiando molte auto in sosta ecc… La storia si ripete nella bassa modenese. Questa volta è il comune di Concordia sulla Secchia ad essere stato preso di mira dai vandali, più precisamente una zona limitrofa al suo piccolo centro storico (uno dei più martoriati dal sisma del 2012) e alcune vie di una sua frazione, Fossa. Le dinamiche sono leggermente diverse però. Il raid verificatosi nelle ore notturne, si parla di un orario compreso tra L'una e le 3, ha infatti risparmiato vetrine di spazi commerciali e arredi urbani, concentrandosi principalmente sulle automobili parcheggiate nel bel mezzo di tranquille zone residenziali abitate principalmente da anziani e famiglie. Sono decine le auto con i parabrezza distrutti, probabilmente mandati in frantumi da spranghe di ferro o martelli dalle quali, a differenza di quanto era capitato a Mirandola la notte del 13 gennaio scorso, sono stati rubati alcuni oggetti. A stupire gli stessi proprietari delle automobili, che questa mattina si sono recati in massa a fare denuncia verso ignoti presso la caserma dei carabinieri di Concordia sulla Secchia, è però la scarsa entità economica del maltolto. Il bottino consisterebbe infatti nel materiale che era depositato dentro gli abitacoli delle vetture in questione. Parliamo di alcuni pacchetti di sigarette, penne, accendini, una piccola borsa con tabella per il fai da te e altri oggetti privi di qualsiasi valore intrinseco. L'unico oggetto di relativo valore rubato è un vecchio navigatore satellitare. I danni maggiori per i malcapitati sono rappresentati dai costi necessari alla riparazione dei veicoli danneggiati. Sembrerebbe dunque non esserci un collegamento tra i fatti di questa notte e quelli di Mirandola, anche se le dinamiche appaiono simili: molte proprietà private danneggiate in un lasso di tempo piuttosto breve e il fatto che tra i residenti delle zone interessate nessuno abbia visto o sentito alcunché. Cosa difficile da credere anche in virtù di questa evidente cappa di menefreghismo mista ad omertà che si continua a percepire nell'aria. Provando a chiedere informazioni in uno dei due bar della piccolissima frazione di Fossa alle persone presenti (anziani pensionati per lo più), anche senza palesarsi come giornalisti si riscontrano reazioni molto ostili che spesso valicano il limite della maleducazione, proprio qui in Emilia che un tempo era considerata la terra della cordialità e dell'ospitalità.