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5 anni faon
Curarsi con i funghi, un cibo che oltre ad essere buono al palato, possiede insospettabili proprietà terapeutiche.
Usati da secoli nella medicina tradizionale cinese e oggi una consolidata realtà in Cina e Giappone dove la micoterapia fa parte delle cure tradizionali ed è addirittura inserita nei protocolli terapeutici ufficiali negli ospedali, per esempio come coadiuvante delle cure oncologiche.
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Si tratta di 10 specie di funghi, ognuna con le proprie caratteristiche e peculiarità curative.
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La prima specie è l’Agaricus blazei, scoperto in Brasile, risulta molto utile per le allergie e per l’eccesso di peso.
Il secondo fungo è l’Auricularia, utile per abbassare la pressione e come ansiolitico e come antinfiammatorio in generale.
Il terzo fungo è il Coprinus, scoperto e studiato in occidente nel secolo scorso, molto utile come ipoglicemizzante anti diabete e utile anche per i disturbi digestivi.
Troviamo poi il Cordyceps, un fungo originario delle vette tibetane in grado di migliorare l’ossigenazione del sangue. Quindi particolarmente indicato per la rigenerazione del fegato anche in caso di infezioni virali come le epatiti o in caso di intossicazioni.
Per chi soffre di disturbi di stomaco e gastriti può provare l’Hericium. Questo fungo induce una produzione di muco, quella sostanza che riveste le pareti interne dello stomaco proteggendole dall’erosività dei succhi gastrici, quindi stimolando la produzione di muco protettivo e facendo sparire l’infiammazione da gastrite senza nessun effetto collaterale. Questo fungo, inoltre, riesce a fare quello che è stato scoperto da Rita Levi Montalcini. Nel 1986 lei ricevette il premio Nobel per la Medicina per aver scoperto che i neuroni, una volta danneggiati, sono in grado di rigenerarsi grazie al fattore NGF (fattore di crescita nervoso). Ecco, questo fungo fa proprio questo, stimola la rigenerazione neuronale.
Per aumentare le nostre difese immunitarie esiste il fungo Maitake, che ha un ottimo effetto stimolante del sistema immunitario, protettivo della prostata, ipoglicemizzante e anti colesterolo, pertanto è un fungo brucia-grassi. Ma soprattutto svolge un’azione antinfiammatoria sulla mucosa intestinale risultando molto utile per contrastare malattie come il morbo di Crohn e la colite.
Troviamo poi il Pleurotus, uno dei funghi più studiati per le sue proprietà terapeutiche: protettivo di fegato e reni, aiuta a disintossicarsi da alcool e sigarette e migliora in generale la funzionalità dei filtri del corpo. Inoltre fluidifica il sangue e quindi risulta protettivo del cuore.
Esiste anche un fungo per contrastare la caduta dei capelli, si tratta del Polyporus, un fungo che tradizionalmente è sempre stato usato per ridurre la ritenzione idrica e migliorare la diuresi perché agisce sui reni, proteggendoli anche dalle malattie infiammatorie e dai calcoli.
Per vivere più a lungo troviamo il Reishi, il fungo della longevità. Considerato il più potente dei funghi medicinali, da sempre noto per le sue proprietà ad ampio spettro. Si sono contati almeno 400 principi attivi solo in quest’unico fungo, tanto che risulta preventivo di quasi tutte le possibili patologie del corpo umano, tumori inclusi. Svolge azione cortison-like, quindi è un potente antinfiammatorio indicato sia per proteggere dalle malattie virali e dalle infezioni come in caso caso di patologie autoimmuni come la tiroidite di Hashimoto. Riduce colesterolo e glicemia, depura il fegato, migliora la digestione ed è un alleato delle donne, aiutando a contrastare i disturbi ormonali femminili, le irregolarità del ciclo e i disturbi della menopausa. Ma è anche utile agli uomini, perché stimola la produzione di testosterone in chi ne sia carente. Infine è anche il fungo della bellezza, perché migliora notevolmente l’estetica della pelle.
L’ultimo fungo, è lo Shiitake ottimo anche in cucina, ha proprietà antinfiammatorie, protegge dalle malattie virali e dalle infezioni del cavo orale come le stomatiti e le afte, riequilibra il sistema immunitario e fa bene all’intestino.
Gli studi effettuati hanno dimostrato che gli Integratori Micoterapici possono essere associati ai farmaci tradizionali, perché migliorano il risultato complessivo. E i benefici delle due tipologie di prodotto si sommano e garantiscono un effetto potenziato.
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