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Roma

PARCO DEL TUSCOLO: LA COMUNITÀ MONTANA PRESENTA 2 PROGETTI DI VALORIZZAZIONE ALLA COMUNITÀ EUROPEA

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Tempo di lettura 2 minuti Entrambi i progetti saranno sostenuti anche dall’Università di Tor vergata.

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Redazione
Parco del Tuscolo
– Prosegue l’attività di valorizzazione del Parco Archeologico di Tuscolo da parte della Comunità Montana. Con l’avvio nella prossima primavera dei lavori infrastrutturali necessari per rendere il Parco maggiormente fruibile e sicuro per i visitatori e dopo le campagne di scavo archeologico della Scuola Spagnola di Storia e Archeologia, la Giunta della Comunità Montana, ha candidato e presentato alla Commissione Europea due importanti progetti sulla programmazione 2014 – 2020 di interesse del Parco archeologico e culturale di Tuscolo.

Il primo, presentato sul Programma ERASMUS PLUS, è denominato “Yes culture”. Un progetto sviluppato attraverso il coinvolgimento di circa 50 giovani proveniente da quattro paesi europei (Italia, Romania, Cechia e Regno Unito)che prevede attività sviluppate nel sito archeologico di Tuscolo e nel territorio circostante. L’area è già oggetto di una ricerca scientifica con importanti scoperte, ma offre ancora diverse opportunità in termini di lavori di scavo e riqualificazione storica e culturale. La scelta di lavorare direttamente sul parco archeologico è dettata dalla necessità di sensibilizzare i nostri giovani alla tutela del patrimonio culturale europeo e mondiale dopo gli eventi drammatici e gli atti barbarici che stanno segnando il mondo contro i monumenti di importanza unica, specialmente in Iraq e Siria. Il progetto consentirà a circa 48 giovani provenienti da quattro paesi europei di fare un'esperienza all'estero, migliorando il loro pensiero critico attraverso l'adozione di una educazione peer-to-peer,per accrescere le loro capacità imprenditoriali grazie ad un approccio educativo informale.

L’altro progetto, presentato sul Programma EUROPA CREATIVA e denominato PassionRuins,  vuole creare un modello di business legato al settore culturale e creativo sfruttando (attraverso la tutela , valorizzazione, promozione, gestione e comunicazione dei beni culturali) la ricchezza paesaggistica e storica dei luoghi, facendo di essi il punto di forza per impattare le comunità dal punto di vista sociale ed economico. L’obiettivo del progetto sarà realizzato attraverso un approccio che presti attenzione all’ambiente e a preservare la naturalezza dei territori. Il progetto verrà sviluppato prestando attenzione al legame tra sviluppo urbano ed eredità culturale, all’archeobiologia (archeobotanica, zooarcheologia, antropologia), attivando dei laboratori di costruzione partecipata di arredi e cartellonistica dell’area attrezzata con materiali di recupero secondo un progetto di riqualificazione dello spazio, attivando un percorso di archeologia sostenibile attraverso la manipolazione dei reperti.  La creazione del nuovo modello di business sarà sviluppato attraverso l’ampliamento dell’audience culturale e attraverso la transnazionalità degli artisti e esperti archeologici, storici, ricercatori. Tra le azioni principali il CO-WORKING ARCHEOLOGICO ovvero un luogo di lavoro condiviso dove si svolgeranno diverse attività di laboratorio progettuale sul campo. Partner europei saranno Grecia Svezia Spagna.

Entrambi i progetti saranno sostenuti anche dall’Università di Tor vergata. “Utilizziamo l’attività ventennale di indagine scientifica– dichiara il Presidente De Righi – per l’avvio di un nuovo processo di valorizzazione culturale e turistica dell’area archeologica e con l’obiettivo di costruire un volano virtuoso per lo sviluppo  economico e sociale di tutto il territorio” “La selezione, tramite bando pubblico, di strutture competenti esterne – dichiara il Direttore Generale Rodolfo Salvatori – ci ha consentito di accedere a finanziamenti europei strategici per il rilancio di ogni settore dello sviluppo della nostra area. Attendiamo ora dalla Commissione Europea un primo assenso alle due progettazioni per poi proporre un progetto più ambizioso ed importante da sviluppare nelle prossime annualità
 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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