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Redazione
Riceviamo e pubblichiamo la nota della lista civica "Partecipazione Democratica" di Nemi
Castelli Romani (RM) – "Secondo alcune associazioni ambientaliste sarebbe stata inviata, agli uffici competenti della Regione Lazio, la relazione V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica ), un atto firmato dal Commissario Straordinario del Parco dei Castelli Romani, Matteo Orciuoli, nominato dall’ex Governatore Polverini, che restringerebbe i confini del Parco dei Castelli di ben 2300 ettari. La deperimetrazione includerebbe anche il bosco di castagno a ridosso del Monte Artemisio, ovvero area Sic – «Sito di Interesse Comunitario» – in applicazione della direttiva Habitat della Comunità Europea. Insomma gli esperti del Commissario bollerebbero come “non di pregio” i boschi degli estesissimi versanti del Monte Artemisio, ritenendoli, quindi, da non tutelare.
La lunga e travagliata storia del parco è stata più volte oggetto di tentativi, per fini elettorali, di restrizioni bocciate dal TAR e dal Consiglio di Stato. Le lobby dei cacciatori e dei cementificatori castellani, purtroppo sono sempre stati influenti e tornano periodicamente alla carica di questa area verde che una legge del 1984 cerca di proteggere. Ferite significative, purtroppo, già le sono state inflitte: scempi come la costruzione sorta a pochi passi dalla Zona Umida della Doganella o come i palazzoni intorno al lago Albano. Dagli anni sessanta in poi la zona dei Castelli Romani ha subito un consumo di territorio impressionante. Adesso è ora di dire basta. Gli attuali confini del parco dei Castelli non debbono essere toccati. Gli interessi elettorali e delle lobby castellane debbono rimanere fuori da Villa Barattolo. !!"
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