PARCO DEI CASTELLI ROMANI ALL'OMBRA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE

Chiara Rai

Castelli Romani (RM) – Tutto fa polemica in campagna elettorale, anche il Parco dei Castelli. A lanciare il sasso è il candidato Sel alle regionali Guglielmo Abbondati il quale asserisce che il commissario liquidatore del Parco starebbe predisponendo un atto amministrativo per ridurre i confini dell'area protetta, “disobbedendo alle numerose sentenze del Tar e recependo una valutazione ambientale strategica viziata da grossolani errori”. Il candidato vendoliano parla di “tentativo meschino messo in piedi dalla gestione commissariale del Parco Castelli per ingraziarsi probabilmente le lobby del cemento e della caccia”.

Nei fatti si parla ne più ne meno di un nuovo Piano d’Assetto atteso da anni nell’area castellana. A rispondergli è Marco Mattei, ex assessore all’Ambiente della Regione e candidato Pdl alle regionali: “Abbondati – dice Mattei – mostra incompetenza e malafede parlando di atti amministrativi di cui non conosce origine e iter. La valutazione ambientale strategica era ed è un atto obbligatorio che le precedenti gestioni dell'Ente hanno ignorato deliberatamente. La Vas serve proprio a salvaguardare il territorio da qualsiasi azione o attività dannosa per l'ambiente stesso. Parlare di Vas viziata da grossolani errori – aggiunge il candidato Pdl alla Regione Lazio – significa tacciare di incompetenza strutture regionali che per decenni hanno svolto con competenza il proprio lavoro”. Riguardo alla connivenza con presunte lobby di costruttori o cacciatori voglio ricordare che siamo sempre stati dalla parte di tutti i cittadini nella difesa dell'ambiente e tra i cittadini non credo che possano essere discriminati, come ha sempre fatto la sinistra, i cacciatori”.

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