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Redazione
E’ sul viaggio di ritorno da Philadelphia a Roma che Papa Francesco ha dichiarato “Quando sento la parola bombardamento, morte, sangue, ripeto quello che ho detto al Congresso americano: bisogna evitare queste cose".
Arrivano dopo gli annunci di Hollande che ha cominciato i bombardamenti in Siria le reazioni del pontefice che ha aggiunto: “ ho avuto la notizia l'altro ieri e non conosco ancora bene la situazione. La situazione politica non la giudico perché non la conosco". Il premier francese, Manuel Valls, aveva dichiarato che i bombardamenti francesi in Siria hanno come obiettivo "le roccaforti dell'Isis dove si sono addestrati quelli che attaccarono la Francia", per cui ritiene che il suo Paese agisca "per legittima difesa".
Parlando alla stampa dopo l'annuncio dell'Eliseo dell'inizio dei bombardamenti, Valls ha segnalato che la Francia sceglie in maniera autonoma gli obiettivi, anche se li realizza i raid in coordinamento con i suoi alleati, principalmente gli statunitensi. Dopo aver fatto notare che i bombardamenti continueranno "il tempo che e' necessario", Valls ha ricordato che la Francia "adatta la sua strategia" e agisce "su tutti i fronti nella lotta contra il terrorismo, bombardando l'Isis".
Da un anno l'esercito francese opera contro il gruppo terroristico in Iraq con caccia Rafale e Mirage 2000 e un contingente di oltre 700 effettivi; ma in Siria si limitava finora a inviare armi e strumenti di telecomunicazione per i ribelli. Valls ha insistito sulla "necessita' di una transizione politica e democratica sulla base dei negoziati di Ginevra con gli elementi moderati dell'opposizione e con elementi del regime" siriano, ma ha nello stesso tempo ha insistito sul fatto che il presidente "Bashar al-Assad non possa essere la soluzione in Siria".
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