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Redazione
PALMI (RC) – Arrestato in Spagna nella città di Melilla il marocchino Abouaziz Hassan che a Dicembre del 2015 aveva tentato di uccidere la moglie strangolandola. La donna si era salvata solo grazie all’intervento dei poliziotti del commissariato di Palmi che erano prontamente intervenuti a seguito di una segnalazione. Le manette per l’uomo sono scattate in ottemperanza al mandato di arresto europeo emesso dal Tribunale di Palmi su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Il movente del tentato omicidio era la separazione in atto tra i due coniugi e le problematiche afferenti l'affido delle due bambine nate dalla loro unione. Le indagini degli uomini del Commissariato di Palmi, coordinate dal Procuratore della Repubblica, Dott. Ottavio Sferlazza e dal Sost. Proc. dott. Giorgio Panucci, hanno subito evidenziato la gravità dell'aggressione e la conseguente premeditazione del tentato omicidio da parte del marocchino che non sopportava l'idea di perdere la giovane moglie e, insieme a lei, le sue due figlie in tenera età.
Abouaziz, non solo aveva premeditato la morte della sua giovane sposa, aveva anche già programmato la sua fuga con le due figlie. Infatti, allontanatosi dal luogo dell'aggressione appena si era reso conto dell'imminente arrivo della Polizia di Stato, lo stesso era andato a prendere le figlie che aveva preventivamente fatto custodire ad un suo ignaro amico di Gioia Tauro, ed era scappato fuori dai confini nazionali. L'attività investigativa incessante della Polizia di Stato ha fornito gli elementi necessari alla Procura della Repubblica per richiedere il mandato di arresto europeo che, appunto, nei giorni scorsi è stato eseguito dalle Autorità spagnole che hanno, altresì, preso in consegna le due figlie minori in attesa di affidarle alla madre che, nel frattempo, ha avuto l'affidamento esclusivo da parte del Tribunale dei Minorenni di Reggio Calabria. Nel pomeriggio di martedì 8 agosto 2017, il marocchino è stato estradato dalle Autorità spagnole in Italia dove è stato preso in consegna dagli Ufficiali di Polizia Giudiziaria della Polaria di Fiumicino per essere portato al carcere capitolino di Rebibbia. L'ennesimo caso di femminicidio è stato evitato grazie al pronto intervento della Polizia di Stato che, in assoluta sinergia con l'Autorità Giudiziaria, dimostra una particolare sensibilità nel prevenire i reati connessi a tale increscioso fenomeno e nel perseguirne gli autori.
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