Connect with us

Roma

PALESTRINA: UN SALTO INDIETRO DI SECOLI COL PALIO DI SANT'AGAPITO

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 3 minuti Domenica via col nuovo Palio de Lo Zico. Poi tre giorni di giochi e cortei tra le Porte della città

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

Redazione
Palestrina (RM)
– Inizia domenica, con l’attesa novità del Palio de Lo Zico (una versione del palio riservata ai bambini), e prosegue fino a mercoledì 19 agosto l’edizione 2015 del Palio di Sant’Agapito, la manifestazione che – in occasione delle celebrazioni del Santo Patrono – riporta in città ambientazioni e clima della Preneste di un tempo. Distribuiti nell’arco di tre giorni (con proclamazione del vincitore nella giornata del 19 anziché del 18), tornano i giochi (palla, tiro alla fune, corsa con la conca, gara del fuso, tiro con l’arco e l’avvincente giostra della scifa) che vedranno le Quattro Porte della città contendersi il Palio (ovvero lo stendardo con l’immagine del Santo Patrono) sostenute dal calore dei cittadini dei diversi rioni. Per quattro giorni, quindi, Palestrina si tinge dei colori di Porta San Martino, Porta San Cesareo, Porta San Giacomo e Porta San Biagio in questo evento che affonda le sue origini nei giochi che nel medioevo si facevano in occasione di particolari ricorrenze anche se è possibile ritrovare la denominazione “Palio di Palestrina” già in un documento dell’archivio vaticano che narra delle manifestazioni tenute a Palestrina in occasione della visita di papa Innocenzo III, nei primi anni del 200 d.C.

Mutata più volte nel corso dei secoli, la forma attuale del Palio di Sant’Agapito, con manifestazioni, taverne e cortei, risale al 1978 con i quattro quartieri storici in lizza, con gran parte della popolazione coinvolta, dalla preparazione delle sfide alle taverne, alla costruzione del corteo storico (centinaia di figuranti in ricercati costumi) fino al rumoroso sostegno di questo o quel quartiere. Il tutto perfettamente coordinato dall’Associazione Palio di Sant’Agapito che, presieduto da Antonella Coltellacci e composto da tanti volontari, lavora tutto l’anno con particolare cura, in particolare nella realizzazione dei costumi, con pregiate sartorie di Palestrina, selezionando stoffe, disegnando i figurini e preparando gli abiti “su misura” per i partecipanti alla manifestazione.

I giochi del Palio:
•         La Giostra della Scifa, così chiamata perché i cavalieri dei 4 quartieri, correndo con un cavallo, devono infilare con un asta un anello situato sotto il caratteristico recipiente di legno (la “scifa” appunto). La giostra affonda le sue radici in epoca preromana dove i rappresentanti dei vari “collegia” gareggiavano per accaparrarsi lo “skifos”, un recipiente circolare di metallo prezioso.
•         Il Gioco della Palla, una sorta di calcio medievale senza esclusione di colpi. Si affrontano squadre composte da 17 giocatori che devono infilare una palla di pezza (all’epoca non c’erano palle di cuoio) nella fontana.
•         Il Tiro alla Fune, tipico gioco in uso nelle campagne che mette in evidenza la forza dei gareggianti.
•         Il Tiro con l’Arco, la Corsa con la Conca e la Gara del Fuso (Filatura della Lana), gare che non risultano negli archivi storici ma che sono state inserite nella competizione per valorizzare alcuni aspetti delle tradizioni locali della campagna di Roma. Degne di menzione sono le Taverne, antichi luoghi dove – nei giorni precedenti il Palio – ciascuna Porta prepara i piatti della semplice e genuina cucina locale.
 
PROGRAMMA PALIO DI SANT’AGAPITO DI PALESTRINA 2015
Domenica 16 Agosto 2015: “IL PALIETTO”
•         Ore 9.00 Santa Messa nei 4 quartieri della cittadina e Battesimo Quartiere
•         Ore 10.30 Inizio dei Giochi in Piazza Santa Maria degli Angeli
•         Ore 16:00 Ripresa dei Giochi
•         Ore 21:00 Proclamazione Vincitore
•         Ore 22:00 “Girielli”
Lunedì 17 Agosto 2015
•         Ore 18:00 Raduno delle rappresentanze dei quartieri presso la Curia Vescovile
•         Ore 19:00 Celebrazione Eucaristica presieduta dal S.E. il Vescovo di Palestrina
•         Ore 20:00 Processione lungo le vie della città con le reliquie del Santo Patrono Sant’Agapito
•         Ore 22:00 Lettura dei Bandi di Sfida in Piazza Regina Margherita a cui seguono 4 partite del Gioco della Palla
Martedì 18 Agosto 2015
•         Ore 16:00 Cortei dei vari quartieri
•         Ore 17:00 Giostra della Scifa
•         ORE 21:00 in Piazza Regina Margherita Tiro alla Fune – Corsa con la Conca – Gara del Fuso.
•         Ore 23:00 Tombola
•         Ore 24:00 Fuochi d’Artificio
Mercoledì 19 Agosto 2015
•         Ore 18:00 Piazza della Cortina – Tiro con l’Arco
•         Ore 21:00 Corteo Storico (partenza da San Francesco fino a Piazza Regina Margherita) e a seguire:
1.      Grande Spettacolo
2.      Finale Gioco della Palla
3.      Finale Tiro alla Fune
4.      Proclamazione quartiere vincitore del Palio.
 
Un programma ricco di giochi ed emozioni, senza contare la bellezza di poter immergersi nella tradizione locale lasciandosi coinvolgere nel tifare il quartiere che si preferisce gioendo insieme alla popolazione. Un tuffo nel passato che non lascia mai indifferenti e offre l’occasione per visitare la splendida Palestrina e per deliziare il palato con i prodotti tipici locali. Per maggiori informazioni sull’evento consultare la pagina FB dell’Associazione Palio di Sant’Agapito.
 

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

Continua a leggere

Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

Continua a leggere

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti