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Castelli Romani

Palestrina, elezioni: intervista a 360° ad Antonella Pera

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Tempo di lettura 5 minuti

Antonella Pera classe 1989, nubile, diplomata all’Istituto Alberghiero candidata al Consiglio Comunale di Palestrina con la lista “Palestrina Popolare” per Igino Macchi sindaco.
“L’ ho scelta con estrema sicurezza” ci tiene a dirlo “credo molto in questo progetto di cui è artefice Rodolfo Lena”.
“Sono orgogliosa, ci dice subito all’inizio dell’intervista, di essere una cameriera” ma poi nel chiacchierare scopriamo due valori aggiunti: sommelier di olio, sommelier di vino.
Ci incontriamo al bar dopo esserci conosciuti, qualche giorno fa a Rocca Priora, grazie ad un gancio speciale “Lafe”, la chiama Lei, ma per tutti è la sua grande amica Federica Lavalle.
Allora Antonella, ci diamo del tu? Si si, risponde, ma ti dico che sono emozionata.
Dopo un bel bicchiere di acqua frizzante e fetta di limone ed una schweppes al limone per me iniziamo questa bella chiacchierata tra sorrisi e risate (un grosso peccato non riuscire a farvi sentire la gioia che sprigiona questa splendida ragazza mentre sorride).
Sai molto bene che la prima cosa che faccio prima di iniziare un’intervista e fare una “passeggiata” dentro i profili facebook che diventano sempre di più lo “specchio” dell’anima delle persone che vado a conoscere.
Sul tuo mi colpisce immediatamente una frase: Un puntino bianco in mezzo ad un muro nero. Cosa hai voluto dirci?
Tutto e niente nel senso che è un qualcosa che noti. Non ci si focalizza sul muro bianco e diventa così naturale concentrare lo sguardo sul quel piccolo puntino nero che attira poi la nostra attenzione.
Ti senti un po’ quel puntino?
Si perché in un modo o nell’altro non riesco mai a passare inosservata.
Aspetta: cosa vuoi dire con questa tua ultima affermazione? domando curioso
Sono così, sono una persona molto totalizzante, principalmente nella sua accezione positiva, ovviamente, sotto tutti gli aspetti. Dicono che ricarichi chi mi è intorno e la mia esuberanza fornisce energia attorno a me.
Non credi che questo tuo essere “esuberante” possa dare fastidio a chi ti è intorno?
Avoja, credo possa più risultare “scomoda”. Ho un bel caratterino, non lo nascondo, ma credo che sia abbastanza evidente.
Beh, anche io te appena mi sono seduto ho percepito questa tua energia e non posso che dirti che mi fa piacere oggi essere qui a scambiare con te quattro chiacchiere.
Ma, torniamo a noi; sei una donna molto impegnata nel lavoro, una professionista. Nel conoscerti quella sera a Rocca Priora mi dicesti che questa è la tua prima esperienza in ambito politico. In questo caso la domanda è obbligatoria: chi te l’ha fatto fare?
Il senso di appartenenza al mio territorio, alla zona in cui vivo, Carchitti (una delle località di cui è composta Palestrina nds).
E poi sono una fanatica del bello e negli ultimi anni non sento e non vedo più bella, sotto nessun punto di vista, né estetico, né umano, né tradizionale la mia Palestrina.
Mi duole dirlo: sembra avere perso tutto, non trovo più niente che lo renda bello.

Cosa lo rendeva, permettimi se te lo chiedo, “bello”?
La gente che un tempo dimostrava questo senso di appartenenza che da un po’ di anni a questa parte è venuta sempre meno e che io, personalmente, non ritrovo più. E proprio grazie a questa campagna elettorale ho riscoperto in molte persone questa voglia di impegnarsi, di fare qualcosa per tornare ad essere quella “Palestrinabella” che serbo nel mio cuore, nella mia mente.
Ma tornando alla tua domanda “chi te l’ha fatto fare” ti dico che è stato un fulmine a ciel sereno; molti che mi conoscono e sanno come la penso mi hanno fatto capire che era giunto il momento che mi prendessi carico di questo impegno di mettermi in gioco, in discussione per la nostra città.

Quindi una scelta che ti fa spinge a “metterci la faccia”, possiamo dire?
Certo che si, una faccia pulita, e lo faccio davvero volentieri perché te lo dico fuori dai denti non ho velleità di poltrona. Vorrei poter contribuire al bene della mia città, mi metto in gioco per portare il mio impegno, la mia esperienza, le mie capacità e, perché no, il mio sorriso per far tornare quel bello che ti dicevo prima.
Sai bene che chiunque scriverà il tuo nome sulla scheda sarà per te una responsabilità in più; ne sei consapevole?
Certo che si, mi sto prendendo un grandissimo impegno e che mi carica ancora più di responsabilità e di voglia di fare. Mi sono messa in gioco e lo faccio davvero con uno spirito positivo e propositivo. Mi sono presa un impegno che dico già da ora voglio mantenere.
Mi permetto visto che sei una donna estremamente allegra e di sicuro molto decisa ti farti una domanda in apparenza scomoda: spesso si critica molto chi prova a dare un briciolo di allegria, di gioia, alla vita. Ti sei mai chiesta il perché di tutto ciò?
Perché è sempre più facile criticare che elogiare, Per farlo ci vuole un attimo e per alcuni resta un passatempo.
Ma non credi che poi questo “passatempo”, come lo chiami tu, diventi fine a se stesso e non porta a niente? Tu, invece, che cerchi di dare un briciolo di allegria qualcosa lo regali, o sbaglio?
Certo che si e con questo briciolo di allegria provo a cambiare il corso delle cose. So che non è una cosa facile ma neanche impossibile anche perché in allegria le cose vengono meglio e ti dico che in questi giorni di campagna elettorale tra la gente, tra le strade, ogni nostra iniziativa si è conclusa sempre tra sorrisi e risate segno vero della partecipazione delle persone a questo nostro progetto.
Sempre leggendo tra le pagine del tuo profilo ho letto questo splendido pensiero: Lo studio porta all’intelligenza … L’intelligenza porta al benessere !!!
Intelligenza e benessere: in apparenza due concetti che non sembrerebbero legare molto ed invece … perché?

Innanzitutto ti voglio dire che è una frase che mi diceva sempre mio nonno Quinto (e mentre lo dice l’emozione rafforza queste sue parole), un vigile del fuoco, ma soprattutto un amante del sapere estremamente intelligente, distinto tutto di un pezzo.
Quello che bisogna considerare come benessere non è solo quello economico. Il sapere è, a mio avviso, la forma più alta forma di benessere per noi esseri umani

Quindi benessere inteso come stare bene?
Verissimo, stare bene e non nel portafoglio. Restare umili nel proprio animo e ricchi di quel sapere che è la linfa della vita ci rende donne e uomini speciali e questa virtù che è l’umiltà ce la porta proprio quel sapere.

Siamo alla fine della nostra chiacchierata: i due desideri, anzi no … visto che mi hai fatto sorridere da pazzi te ne regalo uno in più. (e qui il suo sorriso esplode in una risata fragorosa)
Un desiderio per te o per la tua famiglia, uno per Carchitti ed uno per Palestrina … sono tutto orecchi!
Guarda per la mia famiglia è facile: di mantenere la serenità e la salute, non chiedo di più.
Per Carchitti vorrei che tornasse a brillare di luce propria perché è stata sempre ricca di umanità e di vita.
Per Palestrina vorrei che puntasse di più sul turismo, abbiamo un qualcosa di unico con il Tempio della Fortuna Prigenia e tutti gli altri siti archeologici che in molti ci invidiano. E poi riscoprire e rivalutare quella splendida figura di Giovanni Pierluigi da Palestrina che è una delle personalità più importanti della musica mondiale, la cattedrale di Sant’Agapito, un gioiello unico nel territorio.

Grazie davvero di cuore, Antonella. Mi hai ricordato mentre parlavi della cattedrale di Sant’Agapito di un giovane ragazzo che ebbe il grande privilegio di cantarci assieme al coro di cui faceva parte: quel ragazzo ero io, tanti anni fa.
Un grosso in bocca al lupo e … non smettere mai di ridere e sorridere.

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