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PALESE (FENEAL UIL VITERBO): I LAVORATORI EDILI CONTRO IL TAGLIO AI PATRONATI

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Tempo di lettura 2 minutiE poi, cosa dire dei licenziamenti che ci sarebbero in caso di tagli al Fondo destinato ai Patronati, vale a dire circa 6mila operatori in tutto il Paese? È cosi’ che facciamo ripartire l’Italia,

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di Gennaro Giardino

Viterbo – “La Legge di Stabilita’ che il Governo Renzi ha deciso di mettere in campo, intende tagliare i contributi che arrivano ai patronati. Tutti in questo paese siamo stanchi delle tante oppressioni burocratiche che penalizzano e attanagliano lavoratori, pensionati e cittadini, ma se i tagli vanno sempre a senso unico, cioè vanno ad incrementare la burocrazia e le difficolta’ solo ai lavoratori dipendenti, ai pensionati e ai cittadini, allora il Governo Renzi non ci trova sulla stessa lunghezza d’onda”. A dichiararlo è Francesco Palese, Segretario Generale Territoriale Feneal Uil Viterbo.
 
“Come è possibile – prosegue Palese – attuare un taglio di questa portata sapendo bene che i servizi offerti dai patronati sono a tutela delle categorie sociali che piu’ ne necessitano, come ad esempio i lavoratori del comparto edile? Come si puo’ pensare che i lavoratori edili riescano ad avere risposte certe e immediate ai tanti bisogni richiesti agli istituti previdenziali e fiscali a cui sono soggetti durante e dopo la loro attivita’ lavorativa?
 
Parliamo di controllo contributi e recuperi degli stessi, assegni familiari, disoccupazioni, integrazioni, bonus, malattia, infortuni, pensioni e tutto cio’ che riguarda i lavoratori extracomunitari. Ci spieghino lor signori come si potra’ dare assistenza e tutela a tutti questi lavoratori. I tagli da fare sono soprattutto quelli ai privilegi e agli indennizzi dei nostri parlamentari e senatori, alle auto blu che servono per tante cose ma non per quelle istituzionali, agli sperperi della pubblica amministrazione, ai vitalizi riconosciuti per chi ha fatto anche una sola legislatura (5 anni). Quante centinaia di milioni di euro si potrebbero recuperare!!! Quante cose ci sarebbero da tagliare, ma ‘i poteri forti’ – quelli che mantengono in vita questo governo – non si toccano. Si preferisce scaricare la crisi sulla pelle dei più deboli! Andando a tagliare i diritti di chi fa oltre 40 di lavoro. Anni passati a spaccarsi la schiena su un cantiere, a metri di altezza, col rischio di perdere la vita sempre dietro l’angolo. 
 
Intanto – sottolinea il Segretario Generale Territoriale della Feneal Uil Viterbo – il Pil diminuisce e l’Italia non riesce ad emergere dalla crisi, cosa che anche la Grecia sta facendo.
 
E poi, cosa dire dei licenziamenti che ci sarebbero in caso di tagli al Fondo destinato ai Patronati, vale a dire circa 6mila operatori in tutto il Paese? È cosi’ che facciamo ripartire l’Italia, creando altri disoccupati?
 
Tuttavia la cosa piu’ sconvolgente di questi tagli, sara’ la più totale incertezza cui andranno incontro cittadini, lavoratori e pensionati quando andranno a richiedere informazioni o effettuare domande sulle molte prestazioni che oggi il patronato svolge anche gratuitamente.
 
Ma sappiamo bene quale è il significato di questi tagli ed è la volontà esplicita di smantellare i Sindacati, unico caposaldo rimasto a combattere per i diritti di lavoratori e pensionati. Ma sappiamo altrettanto bene che il Governo Renzi ci troverà pronti alla battaglia, a partire dalla raccolta firme contro i tagli ai Patronati. Una battaglia – conclude Francesco Palese – che sta già vedendo al nostro fianco centinaia di migliaia di cittadini che non vogliono rinunciare a quei diritti per i quali hanno già combattuto. Quei diritti per cui combatteremo sempre!”.

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