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Cronaca

Palermo – Zen 2, eroina in mezzo ai bambini: smantellata per la prima volta la piazza di spaccio nel quartiere

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PALERMO – I Carabinieri della Stazione di San Filippo Neri hanno eseguito un’ordinanza relativa all’ applicazione di 8 misure cautelari, 5 in carcere e 3 divieti di dimora nel Comune di Palermo, emessa dal G.I.P. di Palermo, su richiesta della locale Procura, nei confronti di 8 soggetti ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di “spaccio di sostanze stupefacenti”.

I provvedimenti scaturiscono dalle indagini coordinate dalla Procura di Palermo e condotte dai carabinieri della Stazione San Filippo Neri.

L’attività, sviluppata dal costante monitoraggio del quartiere ZEN 2, ha permesso di ricostruire dettagliatamente l’attività illecita realizzata dagli indagati, delineando ruoli e funzioni dei componenti, nonché di confermare la presenza di una piazza di spaccio, avente ad oggetto sostanza stupefacente del tipo eroina, operante in uno dei padiglioni di via Rocky Marciano.

Da qui il nome dell’indagine “ERO MARKET”, avviata nel maggio 2017, quando i militari della locale Stazione Carabinieri, sulla base di alcuni arresti effettuati in flagranza di reato, hanno dato il via alle attività. Le successive risultanze investigative hanno permesso di neutralizzare, per la prima volta, una piazza di spaccio di eroina all’interno dello ZEN 2.

Le dinamiche oggetto di osservazione hanno fatto emergere come le illecite attività siano il risultato di una complicità degli indagati che si suddividevano in compiti e ruoli ben precisi tra chi:
– faceva sia da “vedetta”, assicurando al pusher la necessaria copertura ed una più attenta vigilanza a fronte del rischio di incursioni da parte dei Carabinieri, nonché, di contro, ricopriva il ruolo di “procacciatore”, fornendo all’acquirente indicazioni ben precise dello spacciatore a cui rivolgersi per comprare la dose, come nel caso di PIAZZA Andrea, PIAZZA Francesco e VOLPICELLI Roberto, destinatari della misura del divieto di dimora nel comune di Palermo; – era “autorizzato” a maneggiare i soldi e la sostanza stupefacente, effettuando materialmente le cessioni ed occupandosi della compravendita con l’acquirente, come nel caso di PIAZZA Gabriele, VITALE Salvatore, AMICO Antonino, CINÀ Francesco Paolo ed UNNIEMI Serafino.

Nonostante i cinque arresti in flagranza di reato effettuati dai Carabinieri della Stazione nel corso dell’attività d’indagine, lo spaccio proseguiva lo stesso, sebbene dopo una breve sosta “forzata”, dovuta proprio all’intervento dei militari dell’Arma.

Così come, d’altra parte, alcuni consumatori segnalati all’autorità prefettizia quali assuntori di sostanza stupefacente perché trovati in possesso di uno o più dosi, non disdegnavano minimamente di tornare dallo stesso pusher, pur di acquistare nuovamente l’eroina da consumare.

A rendere lo scenario quanto più grave e tragico, è l’aver monitorato innumerevoli cessioni effettuate in presenza dei bambini che, all’oscuro dell’illecita compravendita, continuavano a giocare sullo stesso padiglione in cui, contemporaneamente o poco prima, era appena stata venduta una singola dose di eroina al prezzo di 10 euro.

– Gli arrestati, tutti tradotti in carcere, sono:

Piazza Gabriele, di anni 32 – Vitale Salvatore, 31enne – Cinà Francesco Paolo, di anni 37 – Unniemi Serafino, di anni 27 e Amico Antonino, di anni 44.
– Per i seguenti soggetti, il G.I.P. ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di Palermo:
Piazza Andrea e Francesco, di anni 61 e 31 e Volpicelli Roberto, 20 enne.
Altri 4 soggetti sono indagati per lo stesso reato.
Per tutti i 12 soggetti, viene contestato il reato di detenzione e spaccio di stupefacenti del tipo eroina.

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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