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Cronaca

PALERMO: PARCHEGGIATORE ABUSIVO AGGREDISCE PENSIONATO INVALIDO

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Tempo di lettura 2 minuti“tu, la macchina qui non la metti. Se la metti qua mi devi pagare”

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Angelo Barraco

Palermo –  I Carabinieri di Palermo, mentre transitavano presso Largo Cavalieri del Lavoro, dove c’è un libero parcheggio non custodito, hanno notato un anziano al posto di guida della propria automobile mentre veniva minacciato da un altro soggetto, Ignazio D’Anna, un palermitano noto alle forze dell’ordine. D’anna gli apriva lo sportello, lo insultava e lo strattonava. I militari non appena hanno notato questa scena sono intervenuti nell’immediato per bloccare l’aggressore che, nonostante la presenza dei militari, continuava la sua azione violenta contro l’anziano. La vicenda è stata ricostruita e l’anziano ha raccontato che era sceso da casa e si doveva recare al cimitero, aveva notato però che non poteva uscire dal parcheggio perché vi era un’altra macchina che gli impediva di uscire, allora aveva chiesto ad altre persone presenti di chi fosse la macchina e uno di questi, che era un parcheggiatore abusivo, gli rispose “tu, la macchina qui non la metti. Se la metti qua mi devi pagare”. La reazione del parcheggiatore era dovuta al fatto che l’anziano si era opposto, in precedenza, al pagamento del parcheggio pubblico e alla pretesa di un parcheggiatore abusivo. La macchina che ostruiva il passaggio era proprio di D’Anna ed era un pretesto per farsi dare i soldi dall’anziano. L’anziano ha rifiutato per l’ennesima volta –anziano per altro sofferente di grave disabilità per il quale gli è riconosciuta l’invalidità civile- e ciò scatena nel parcheggiatore l’ira e la rabbia per il rifiuto. L’uomo è stato perquisito ed è stato trovato in possesso di denaro proveniente dall’attività illecita e tale denaro è stato sequestrato. L’uomo, con alle spalle reati per danni al patrimonio e persona, è stato tratto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione in attesa di giudizio direttissimo conclusosi con la convalida dell’arresto e la sottoposizione della misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. 

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