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di Angelo Barraco
Palermo – E’ stato effettuato dalla Guardia di Finanza un maxisequestro di beni a Cosimo Vernengo, di 48 anni e originario di Siracusa. Vernengo è figlio di Antonino Vernengo, che è deceduto nel 2006, ed è nipote di Pietro Vernengo. Entrambi hanno subito condanne per mafia. I beni sequestrati sono: due appartamenti e un magazzino dal valore di 300 mila euro, un’azienda, cinque immobili, quote di società, disponibilità finanziarie e altro per un valore che ammonta a un milione di euro. Cosimo Vernengo aveva subito una condanna per associazione mafiosa nel 2010 a 12 anni di reclusione, per episodi di estorsione svolti per la famiglia mafiosa di Santa Maria di Gesù. L’indagine che ha condotto al sequestro scatta in seguito alle sospette spese che faceva il soggetto e che risultavano incoerenti con il reddito dichiarato. La confisca riguarda un imprenditore di palermo che anch’esso si chiama Antonino Vernengo. Il soggetto era stato arrestato nel 2007 per associazione mafiosa, per aver aiutato la famiglia mafiosa di “Cruillas”. L’uomo è stato assolto nel 2009 e nel 2010 è iniziato un iter per bloccare il suo patrimonio, ritenuto illecito. All’uomo è stata riconosciuta la pericolosità sociale, e tale pericolosità è stata riscontrabile sia dalle intercettazioni fatte all’uomo, sia dalle testimonianze dei collaboratori di giustizia.
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