Palermo, i corti di Nico Bonomolo e l’Enrico IV di Bellocchio

I film verranno proiettati ogni sera fino al 6 settembre, con ingresso gratuito. A partire dalle ore 19:00 sarà possibile prendere posto in sala fino ad esaurimento posti. Le proiezioni avranno inizio alle ore 21:15.

PROGRAMMA domenica 3 settembre

I corti di Nico Bonomolo, tra cui “Confino” che ha ottenuto la qualificazione agli Oscar 2018 e l’Enrico IV di Bellocchio.

Ore 21.15

DETOURS

di Nico Bonomolo – Italia 2015 / 3’ / animazione

Una comune palla da biliardo, guidata dalla assurde leggi del caso, attraversa luoghi remoti, storie, persone, in una dimensione onirica accentuata dall’animazione grezza della pittura.

a seguire

CONFINO

di Nico Bonomolo – Italia 2016 / 11’ / animazione

Sicilia, periodo fascista. Un artista di ombre cinesi viene confinato su un’isola in cui sorge un faro, si è permesso di deridere Mussolini durante uno spettacolo. Un evento fortuito lo riscatterà dalla solitudine e dalla prigionia attraverso la sua arte.

Nico Bonomolo è nato a Palermo nel 1974. Dopo la laurea in giurisprudenza, si dedica da autodidatta alla pittura e alla grafica e, dal 2008, ancora da autodidatta, al cinema animato d’autore. Ha all’attivo diverse collaborazioni con produzioni cinematografiche e pubblicitarie, mentre i suoi quattro cortometraggi, Lorenzo Vacirca (2008), Fur Hat (2012), Detours (2015) e Confino (2016) sono stati selezionati nei principali festival cinematografici in tutto il mondo, ottenendo importanti riconoscimenti: il New Italian Cinema Award al Festival di Taormina per Lorenzo Vacirca, una Menzione speciale ai Nastri d’Argento per Detours, una Nomination ai Globi d’Oro e il Bruce Corwin Award al Miglior cortometraggio di animazione al Festival di Santa Barbara per Confino, grazie al quale ha ottenuto la qualificazione agli Oscar 2018. Vive e lavora a Bagheria.

a seguire

Enrico IV

di Marco Bellocchio – Italia 1984 / 95’ / drammatico

Durante una festa mascherata, un giovane cade da cavallo disarcionato dal suo rivale in amore, Belcredi. Il trauma provocato dalla caduta susciterà in lui un tale scompiglio mentale che lo porterà a credersi Enrico IV di Germania, imperatore del Sacro Romano Impero. Convinto della sua nuova identità si ritirerà in un castello con un gruppo di servitori recitando la parte dell’imperatore umiliato dalla scomunica di Gregorio VII. Vent’anni dopo, la donna amata dall’uomo, Belcredi, la loro figlia e uno psichiatra si recano al castello per provare a far rinsavire l’uomo dalla follia, ma il tentativo riserverà alla brigata numerose sorprese. Enrico IV di Bellocchio è il primo confronto con l’opera pirandelliana nella carriera filmica del regista piacentino. Bellocchio declina i temi della follia e dell’identità attraverso il suo universo poetico e la sua visione del mondo.

Marco Bellocchio è uno dei più importanti registi italiani viventi. Dopo la sua prima formazione registica al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, continua i suoi studi a Londra e nel 1965 debutta nel lungometraggio con il celebre I pugni in tasca, manifesto anticonformista e ribelle pre-sessantottino. Nel 1967 dirige La Cina è vicina, vincitore quell’anno del Gran premio della giuria al Festival di Venezia. Ha attraversato i decenni a seguire con opere significative e dirigendo i più importanti attori del panorama cinematografico mondiale: Amore e rabbia(1969), film a episodi girato in collaborazione con Pasolini, Bertolucci, Godard e Lizzani; Diavolo in corpo (1986), tratto dal libro di Raymond Radiguet e La visione del sabba (1987). Nel 1991 vince l’Orso D’Argento Gran Premio della Giuria al Festival di Berlino con La condanna. Nel 1999 torna ad adattare Luigi Pirandello sul grande schermo con La balia. Nel 2002 vince il Nastro d’Argento con L’ora di religione e l’anno successivo si misura con l’omicidio Moro nel film Buongiorno, notte. Nel 2009 gira Vincere, film su Ida Dalser, l’amante abbandonata da Mussolini, e nel 2012 dirige Bella addormentata, film che si confronta con il tema del fine-vita in seguito alle vicende di Eluana Englaro. Nel 1995 dà vita al Bobbio film festival, una manifestazione che prevede corsi di regia e proiezioni cinematografiche.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.