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Cronaca

Palermo, emergenza disabili: Crocetta emana un decreto che riscrive le regole per assegnare i contributi

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Tempo di lettura 2 minutiCala la tensione dopo le animose proteste e minacce di azioni legali contro la Regione Sicilia

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di Paolino Canzoneri

 
PALERMO – Tensione che si allenta fra la categoria dei disabili e il presidente della regione Sicilia Rosario Crocetta grazie ad un nuovo decreto che intende riscrivere le regole per assegnare i contributi. Risposta secca con i fatti da parte di Crocetta che per la prima volta riceve il plauso della categoria dei disabili che avevano minacciato una vera e propria pioggia di azioni legali contro la Regione Sicilia per non aver visto un euro dopo la scadenza del termine nella quale il presidente della Regione Rosario Crocetta si era impegnato in prima persona per risolvere l'emergenza. Da settimane infatti i disabili siciliani erano scesi sul piede di guerra per il mancato rispetto degli impegni presi dal governo regionale in termini di firma ai decreti per l'erogazione degli aiuti ai disabili.
 
La questione spinosa e l'odiosa condizione di ulteriore disagio, aveva suscitato ovviamente una indignazione a livello nazionale ed erano scesi in campo anche professionisti della musica e del cinema per partecipare attivamente alla causa e per scuotere le coscienze cercando di dimostrare quanto certe priorità non debbano mai incappare in ritardi di carattere burocratico o slittare penosamente nei piani bassi delle liste degli ordini del giorno. Crocetta ha sorpreso positivamente tutta la categoria con la firma di un decreto che concederà anche anche a chi non fosse iscritto negli elenchi di ASP e Comuni la possibilità di beneficiare di 1500euro mensili previa domanda da redigere entro 30 giorni. Il decreto è stato approvato in giunta giovedi scorso e sostituirà quello scritto a Marzo.
 
Il budget odierno si aggira intorno ai 238milioni di euro e sono previste ulteriori modifiche ma un passo importante è stato compiuto e adesso anche i moltissimi disabili che non erano ancora conosciuti al servizio pubblico, potranno cosi essere inclusi e non abbandonati a loro stessi. Cambia anche la rendicontazione che non verrà prevista. Previsto solo il Patto di cura che l'ASP e il disabile devono siglare per dichiarare che i finanziamenti verranno utilizzati come integrazione de pagamento degli attuali assistenti e ricerche teconologiche per migliorare la qualità della vita. Previste nel decreto anche visite ai domiciliari a sopresa da parte di ASP e i servizi sociali comunali per il controllo rigoroso dell'attuazione del Patto di cura e entro il 31 dicembre ogni disabile dovrà fornire alle ASP un certificato di esistenza in vita per aver garantita la prosecuzione del servizio e l'erogazione dei contributi previsti. Il leader del gruppo in rivolta Giuseppe Catalano ha commentato positivamente il decreto definendo il tutto come una un sistema che va nella giusta direzione.
 

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