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Cronaca

PALERMO, CARTE DI CREDITO CLONATE: ECCO COME FUNZIONAVA LA TRUFFA

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Tempo di lettura 4 minuti Si creavano ditte fittizie intestate a persone compiacenti

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Redazione

Palermo – L'associazione criminale sgominata all'alba di oggi dalla Polizia che ha fermato 24 persone per una truffa di carte di credito clonate, «attraverso la creazione di ditte fittizie (prevalentemente società di autonoleggio), intestate a soggetti compiacenti, riusciva a giustificare l'apertura di conti correnti bancari per i quali ottenevano dall'Istituto di Credito il relativo Pos. Parallelamente i sodali si procuravano codici di carte di credito già clonate – per lo più di ignari soggetti stranieri americani, danesi e francesi – con i quali effettuavano transazioni fraudolente, simulando noleggi di autovetture, in realtà mai effettuati, attraverso i POS ottenuti ed appartenenti alle predette ditte fittiziamente create». È uno dei retroscena emersi dall'operazione 'Free Money' condotta dalla Squadra mobile di Palermo. Il denaro delle ignare vittime, che via via si accreditava sui conti correnti delle ditte create ad hoc, veniva immediatamente distratto verso conti correnti di comodo o verso carte di credito prepagate riconducibili ai sodali o a soggetti ad essi vicini che curavano la fase della monetizzazione attraverso il prelievo ai bancomat o agli sportelli bancari. «Una volta ottenuto il denaro contante avveniva la spartizione tra gli associati secondo una percentuale specifica e in base al »peso« del soggetto in seno all'associazione – dicono dalla Squadra mobile – Il modus operandi utilizzato si articolava secondo fasi ben determinate: il procacciamento del soggetto-complice a cui fare intestare una nuova Partita Iva, mettendolo a capo di una ditta di autonoleggio fittizia; l'affitto di un locale, dandogli la parvenza di una nuova apertura di autonoleggio (collocazione all'interno di alcuni suppellettili e di un'insegna con scritto »Autonoleggio« ed un numero di cellulare) l'apertura di uno o più conti correnti, richiesti, utilizzando la partita Iva intestata alla società di comodo già creata, con contestuale istanza di convenzionamento del POS abilitato al PAN Manuale (quello che non richiede la cd. strisciata fisica della carta di credito, ma la digitazione manuale del PAN, utilizzato per alcune categorie di esercenti commerciali – come ad esempio gli autonoleggi – che necessitano di una »pre-autorizzazione« a distanza da parte del cliente)». L'uso di tali tipi di POS ha rappresentato una costante del gruppo criminale scoperto perché questi ultimi permettono di effettuare transazioni fraudolente di maggiore entità economica. Attraverso una piattaforma internet clandestina (su base criptata), dedita esclusivamente alla vendita clandestina di codici di carte clonate, grazie alla strettissima collaborazione di alcuni rumeni che riuscivano ad operare in campo internazionale. In altri termini, la banda faceva parte, dietro pagamento di un canone mensile verosimilmente di 500 euro, di una piattaforma internet totalmente «clandestina» alimentata da hackers provenienti da tutto il mondo, funzionante mediante la predisposizione di un particolare software (proprietario) da installare sul proprio PC, permettendo così l'acquisto dei codici di carte di credito clonate.

Attraverso l'acquisto diretto da hackers sedenti in Russia o Ucraina, pagando il costo dei codici per mezzo di trasferimenti di denaro effettuati con i cosiddetti servizi Moneygram e/o West Union. Il trasferimento di fondi attraverso la Moneygram, permetteva al ricevente (in Russia o Ucraina), di poter riscuotere in tempo reale le somme di denaro, previa esibizione del cd «Reference Number»: numero che individua univocamente il mittente e viene comunicato dall'ufficio Moneygram al momento del pagamento. «Effettuato così il trasferimento del denaro pattuito per i codici di carte clonate, si provvedeva a comunicare il reference number all'hacker russo che poteva incassare le somme in tempo reale ed in cambio comunicava al gruppo criminale la lista del PAN acquistati», dicono gli inquirenti. Gli uomini della Mobile, coordinati dal pm Siro De Flammineis, hanno scoperto che il gruppo criminale operava immediatamente il trasferimento dei fondi verso altri conti correnti all'uopo attivati e/o mediante prelievi di cospicue somme di denaro contante agli sportelli bancari (o postali) oppure attraverso gli ATM utilizzando la carta bancomat legata al conto. «Le scrupolose indagini hanno richiesto anche accertamenti bancari che sono stati effettuati grazie all'abilità e alla professionalità del personale del locale Compartimento di Polizia Postale e Telecomunicazioni che ha collaborato in modo significativo alle investigazioni – dicono gli investigatori – L'attività investigativa condotta ha fatto emergere, tra l'altro, la contiguità di alcuni soggetti coinvolti nell'indagine con alcune famiglie mafiose locali. Non si può escludere, infatti, che gli ingenti proventi dei reati accertati confluiscano anche nelle casse di famiglie mafiose costituendo un nuovo, e fino ad ora inesplorato, canale di approvvigionamento della mafia».

«A ben vedere, questo fenomeno dei furti di codici di carte di credito, di recente, come apparso sulla stampa nazionale ed internazionale (New York Times), ha interessato anche le forze di polizia d'Oltreoceano, destando grande preoccupazione ed allarme sociale tra le Istituzioni e la popolazione statunitense, in quanto potenzialmente le vittime possono essere sia singoli individui che aziende – dicono gli inquirenti – L'Fbi contrasta il fenomeno del cyber-crime e del mercato dei carders, con sezioni specializzate del Bureau. Tali reati informatici, infatti, vengono perpetrati, Oltreoceano, da giovani hacker e crakers – spesso di nazionalità russa o rumena- che si impossessano di un largo numero di codici di carte di credito, colpendo i database di siti poco protetti di e-commerce o banche. Non si può, quindi, escludere che i codici delle carte di credito (in gran parte americane), utilizzati dagli odierni indagati, facciano parte proprio di quei significativi quantitativi di codici trafugati a cittadini USA negli ultimi anni in quanto il fenomeno criminale in argomento, allo stato, appare sempre più in forte espansione, suscitando allarme, in un settore, quale quello del denaro elettronico, oggi imprescindibile in qualunque forma di transazione economica di natura privata e/o imprenditoriale».

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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