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Cronaca

Palermo, boom di presenze al Parco della Favorita

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Tempo di lettura 2 minutiPienone nella prima chiusura domenicale

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di Paolino Canzoneri

 
PALERMO – Riappropriarsi e vivere uno dei parchi cittadini più belli d'Italia, è questa la primaria chiave di lettura che il sindaco del capoluogo siciliano Leoluca Orlando ha voluto dare per il nuovo piano di chiusura domenicale dell'immenso parco della Favorita. La città di Palermo ha risposto positivamente all'iniziativa oltre ogni previsione e si sono registrate oltre 15mila presenze nel parco fra podisti, ciclisti e passeggiate che hanno animato e riempito il parco sin dalle prime ore del mattino.
 
Un servizio di bus navette è stato attivato per tutto il giorno per consentire il raggiungimento delle zone opposte di interesse di tutto il parco e la Polizia Municipale, non senza difficoltà, ha saputo gestire l'enorme flusso di persone e di macchine ai lati del parco. Iniziative ludiche e spettacoli hanno arricchito la giornata grazie anche al comitato "Domenica Favorita" coadiuvato ed organizzato da Marco Lampasona con Nicola Tricomi e Fabio Corsini che hanno inscenato spettacoli coinvolgendo attori e persone presenti con il preciso obiettivo di sensibilizzare e valorizzare il parco quale preziosa e storica risorsa della città.
 
Riscoprire il fascino di uno spazio verde immenso che separa per pochi chilometri la città dal mare regalando sensazioni benevoli e sfruttando il grande polmone di ossigeno grazie a passeggiate rilassanti alla scoperta di un tesoro troppo a lungo non considerato a dovere. L'iniziativa ha avuto un riscontro e un successo senza uguali e il sorriso dei bambini e la felicità del correre liberi ne rappresenta prova inoppugnabile. Al parco presenti anche le famiglie dei candidati alle prossime elezioni a sindaco, e Ugo Fiorello, candidato del M5S ha sottolineato positivamente l'iniziativa aggiungendo che per perfezionare l'iniziativa appieno serve qualche provvedimento per la scrittura di un piano pubblico su vasta scala che abbia il coraggio di spingersi oltre questa iniziativa comunque ottima. Lunghe file per visitare la Palazzina Cinese, costruzione risalente al 1799 commissionata da Ferdinando IV che aveva acquistato la casa in stile cinese del barone Benedetto Lombardo.
 
Boom di visite anche per il vicino Museo Pitrè e a Villa Niscemi si potevano ammirare anche le 4 Coppe del Mondo vinte dalla Nazionale, appuntamento irrinunciabile per gli appassionati del pallone. Altre manifestazione hanno suscitato altrettanto interesse come la marcia di 150 podisti il cui ricavato servirà a finanziare la riapertura del parco Cassarà, altra risorsa preziosa della città e per l'acquisto di arredi per l'area ludica riservata ai bambini. Gli effetti di una Palermo che cambia e che valorizza i propri tesori sembra avviata e il boom di visite ne sono il giusto e meritevole risultato.