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Redazione
Padova – Sono nove i provvedimenti restrittivi eseguiti questa mattina dalla polizia nei confronti di una organizzazione criminale di italiani che gestiva un traffico internazionale di cocaina dalla Colombia. Sei persone sono finite in carcere e tre ai domiciliari.
Gli investigatori della Squadra mobile di Padova hanno fatto luce su una "nuova" organizzazione criminale, ricostituita nel Piovese e capace di adattarsi ai tempi ed alle tecnologie tra nuovi e vecchi interpreti. Nell'operazione sono stati sequestrati potenti jammer per inibire le microspie, passamontagna, radio ricetrasmittenti, pistole Beretta Walther P38, nonché alcune partite di cocaina.
Alcuni degli arrestati sono ex esponenti di spicco della Mala del Brenta che, oltre allo spaccio di droga pianificavano e realizzavano, anche per altri, assalti agli sportelli bancomat.
Una novità è rappresentata dal fatto che il capo dei trafficanti era un giostraio di etnia rom, comunità tradizionalmente mai coinvolta nello spaccio di droga.
L'operazione "Masterchef", frutto di mesi di indagine da parte della Squadra mobile di Padova, coordinata dal Servizio centrale operativo e dalla Direzione centrale servizi antidroga, è stata portata a termine con la collaborazione delle Squadre mobili di Venezia, Rovigo, del Commissariato di Mestre e con l'ausilio del Reparto prevenzione crimine di Padova.
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