OSTIA LITORALE: RIPRISTINATI DUE VARCHI AL PONTILE

Redazione

Ostia (RM) – Il X municipio capitolino, Ostia, ha finalmente fatto un primo tentativo di ripristino della legalità a Ostia. Questo primo importante risultato – dal valore anche simbolico in un contesto di grave illegalità come quello di Ostia – matura dopo un impegno di anni dei militanti Radicali di Ostia e in modo determinante a seguito dell'esposto che, nell'ottobre scorso, abbiamo presentato alla Procura della Repubblica di Roma riguardante in particolare i due cancelli ai lati del pontile di Largo dei Ravennati, destinati all'accesso pubblico alla spiaggia e da anni sbarrati o sostituiti da un muretto. Ancora nelle settimane scorse abbiamo fornito alle autorità di polizia giudiziaria e alla Procura documentazione anche fotografica relativa al "lungomuro" e l dovuto ripristino dei due varchi presso il pontile – presso i quali abbiamo condotto "fisicamente" il sindaco Ignazio Marino, in una nelle nostre ripetute manifestazioni – è un primo passo ma non ci basta e non è sufficiente a restituire il mare ai romani. 

Quanto all'azione dell'Assobalneari che ha impedito l'azione delle istituzioni definendola irregolare, non c'è nemmeno il bisogno di riconoscere la piena legittimità dell'iniziativa del Municipio fin troppo attesa dai cittadini, mentre è necessario ricordare che le innumerevoli irregolarità commesse dai concessionari che ancora in questi giorni chiedono il pagamento di un "biglietto" per l'accesso alla spiaggia che in base alla legge e all'ordinanza del Sindaco deve essere libero e gratuito e non espongono all'ingresso l'ordinanza stessa, delimitano le concessioni con reti metalliche invalicabili e precludono persino la visibilità del mare dal lungomare con teli di pvc.

Altri varchi dovranno essere aperti, altro “lungomuro” dovrà essere abbattuto perché il mare si possa vedere, altra spiaggia – almeno il 50% chiedevamo con un referendum di “Roma Sì Muove” – dovrà essere resa “libera” e maggiore chiarezza dovrà essere fatta sulle concessioni balneari, cioè sulla trasparenza e sulle regole della concorrenza delle stesse.  In applicazione della normativa europea e, in particolare, della direttiva Bolkestein, le concessioni demaniali degli stabilimenti balneari dovrebbero essere di durata limitata, oggetto di un bando con procedura di evidenza pubblica europea alla scadenza temporale di ogni concessione. 

Come Radicali Roma combatteremo ancora, con le uniche armi della nonviolenza e del diritto, fino a che il mare non si potrà vedere e non ci si potrà accedere secondo legge.