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OSTIA (RM) – Nove candidati per oltre 200mila abitanti. Per alcuni una scommessa, per altri un investimento e per altri ancora, forse, un riscatto. Domenica le elezioni nel X Municipio di Roma, il primo nella storia ad essere stato commissariato due anni per infiltrazioni mafiose, oggi la chiusura con comizi e cene elettorali.
In pole M5S e Destra che sperano nel ballottaggio, il Pd -già travolto dall’inchiesta Mondi di Mezzo che solo qui porta le stigmate della mafia- teme l’emorragia di voti. Tra loro una costellazione di movimenti e liste civiche pronte a rosicchiare voti bipartisan, da quelli dell’estrema destra di Casapound a quelli della sinistra di Eugenio Bellomo, passando per quelli dei sostenitori dell’autonomia di Andrea Bozzi, in quota Lorenzin, a quelli dei “fedeli” all’ex viceparroco Franco De Donno. Il rischio, però, è che a vincere alla fine possa essere l’astensionismo.
Ecco i nomi: Il MoVimento 5 Stelle porta Giuliana Di Pillo, già delegata al litorale della sindaca Virginia Raggi. Il centrodestra punta su Monica Picca, esponente di Fratelli d’Italia sostenuta anche da Forza Italia, Noi con Salvini, Liberi (lista costituita da Cuoritaliani e Direzione Italia) e da una lista civica. Se il centrodestra va compatto, la sinistra vive l’ennesima scissione. Il Pd sostiene da solo l’ex parlamentare ed ex consigliere comunale Athos De Luca, mentre Insieme e Mdp hanno optato per il sostegno a don Franco De Donno e alla sua lista civica. Al centro si pone il giornalista Andrea Bozzi, che punta tutto sull’autonomia del X Municipio ed è sostenuto dall’area centrista che fa riferimento al ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Luca Marsella, invece, è il candidato di CasaPound, mentre Giovanni Fiori è quello del Popolo della Famiglia di Mario Adinolfi. Completano il quadro il candidato Marco Lombardi e quello di Sinistra Unita Eugenio Bellomo.
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