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In occasione della giornata dedicata alla disabilità e all’impegno per l’abbattimento di ogni barriera che ostacoli l’integrazione del disabile nel contesto sociale, l’Associazione Sportiva Dilettantisca Scacchi in Tour ha partecipato ad un concorso fotografico indetto dall’Osservatorio Accessibilità dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia.
L’obiettivo del concorso era quello di rappresentare, quanto di positivo è stato fatto e quanto c’è ancora da fare in tema di accessibilità degli edifici e degli spazi urbani quali piazze, strade, giardini, marciapiedi, parchi, accessi a edifici pubblici e edifici privati aperti al pubblico, nella convinzione che la prima barriera da abbattere sia l’indifferenza.
La fotografia denominata “SCACCO ALLA DISABILITA’ “, presentata dall’Associazione marinese che si dedica alla promozione del gioco degli scacchi, si è aggiudicata una Mensione Speciale della giuria del concorso.
La foto rappresenta la difficoltà per un disabile (pedone) di accedere ad un passaggio pedonale privo di rampa, le sole persone non disabili (cavalli) possono attraversare perché è capace di saltare.
“Sempre più orgogliosi portiamo a casa un altro successo nel nostro ambizioso percorso: associare il nobile gioco ad altrettanto nobili cause sociali”, dichiara Igor Sagratini, Presidente dell’ASD Scacchi Tour, ” Non c’è soddisfazione nel perseguire un progetto se il risultato non è orientato verso il miglioramento comune”.
La foto dell’ASD Scacchi in Tour insieme alle altre foto presentate al concorso, sono rimaste esposte fino all’ 8 dicembre nella prestigiosa Casa dell’Architetture a Roma, dove è avvenuta la consegna dei riconoscimenti.
Il concorso fotografico punta l’attenzione sulla necessità di rendere accessibile il patrimonio culturale per iniziare a declinare il tema del superamento delle barriere architettoniche a Roma.
Questa scelta, come ribadito nei corsi dei lavori introdotti da Ombretta Renzi, Consigliere dell’Ordine degli Architetti e Coordinatore Osservatorio Accessibilità, nasce dalla consapevolezza di ” un cambiamento radicale nei concetti di museo e bene culturale, che non sono più soltanto luoghi di conservazione, ma elementi dinamici in cui si innesca un dialogo con il fruitore. Luoghi chiave per la crescita culturale, dove la fruibilità non rappresenta tanto il diritto della persona diversamente abile, quanto un dovere sociale della collettività”
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