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Cronaca

Ospedale di Anzio: Un parto d’emergenza si trasforma in un miracolo di vita

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Direzione Strategica ASL Roma 6: “Una storia di speranza e di vita che merita di essere raccontata”

Anzio – In un racconto che riscalda il cuore e celebra l’eccellenza della sanità italiana, il Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti di Anzio e Nettuno si è reso protagonista di un evento straordinario. Una giovane mamma di 22 anni, trasportata d’urgenza in ospedale nel cuore della notte, ha dato alla luce una bambina sana, grazie all’intervento tempestivo e competente del personale medico.

Era notte fonda quando l’ambulanza del 118 è stata chiamata per soccorrere la giovane, che, alla sua seconda gravidanza, aveva iniziato a percepire contrazioni più forti e ravvicinate rispetto al pomeriggio precedente, quando un controllo presso l’ospedale di Aprilia aveva indicato che c’era ancora tempo prima del parto.

Ma la natura non aspetta, e in pochi istanti la situazione è cambiata. Il personale del 118, valutata la situazione con rapidità e professionalità, ha deciso di trasportarla immediatamente al Pronto Soccorso di Anzio, il più vicino, per garantire la massima sicurezza a lei e alla bambina in arrivo.

Appena giunta in ospedale, la giovane è stata immediatamente accolta in triage, dove il personale ha constatato che il parto era imminente: la dilatazione era completa e la testa del bambino già visibile. In un contesto di emergenza, senza il supporto dei reparti di ginecologia e pediatria, il team del Pronto Soccorso si è trovato a gestire una situazione delicata con prontezza e determinazione.

La dottoressa Barbara Grilli, coordinatrice del personale, e la direttrice dell’UOC Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza della Asl Roma 6, hanno raccontato questo straordinario evento, lodando la capacità del team di agire in perfetta sincronia. Due infermiere, in particolare, hanno assistito la giovane donna con mani esperte e cuori impavidi, garantendo che il parto si svolgesse senza complicazioni.

Quando la bambina ha emesso il suo primo pianto, il sollievo e la gioia hanno invaso la Sala Rossa, il cuore pulsante delle emergenze. La neonata, adagiata sul petto della madre e subito attaccata al seno, ha confermato che tutto era andato per il meglio.

“Quando si lavora in squadra, non c’è sfida che non si possa affrontare,” ha commentato la dottoressa Grilli, sottolineando l’importanza della collaborazione e della competenza in situazioni critiche.

Dalla direzione strategica della Asl Roma 6, è giunto un elogio per tutto il personale coinvolto, evidenziando come questo evento rappresenti un esempio luminoso di buona sanità. In un contesto in cui spesso si parla di malasanità, è essenziale celebrare le eccellenze e riconoscere il valore di chi, ogni giorno, si dedica con professionalità e dedizione a salvare vite. Questa è una storia di speranza e di vita che merita di essere raccontata.

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Cronaca

Roma, arrestato “er cravattaro de Trastevere”

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Il 59enne è accusato di usura, rapina e tentata estorsione

Questa mattina, i Carabinieri della Stazione di Roma Porta Portese hanno eseguito un’ordinanza di arresto domiciliare nei confronti di M.P., un 59enne romano gravemente indiziato di usura, rapina, tentata estorsione ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria. Il provvedimento è stato emesso dal GIP del Tribunale di Roma a seguito di un’indagine avviata nel settembre 2022, dopo la denuncia di una delle vittime.

La vittima, un 58enne collega dell’indagato, ha raccontato di aver chiesto un prestito di 500 euro nel giugno 2018, trovandosi in difficoltà economiche legate alla salute della compagna e della madre anziana. Tuttavia, nel corso di quattro anni, il prestito iniziale si è trasformato in una spirale di usura: l’indagato ha preteso il pagamento di interessi esorbitanti, portando il 58enne a versare complessivamente circa 20.000 euro, con un tasso di interesse calcolato al 917,64%.

Le indagini hanno rivelato che M.P. ha utilizzato lo stesso metodo in almeno altri quattro episodi di usura tra il 2019 e il 2023, applicando tassi di interesse tra il 35% e l’80% e sanzioni pecuniarie per ritardi nei pagamenti. I pagamenti avvenivano sul luogo di lavoro o tramite accredito su una carta prepagata sottratta con la forza a una delle vittime.

Durante l’esecuzione dell’ordinanza, i Carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’indagato, trovando documenti rilevanti e 13.000 euro in contanti nascosti in una cantina. Il denaro è stato sequestrato, e l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari, mentre l’indagine prosegue per chiarire ulteriormente la portata delle sue attività illecite.

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Orrore nel milanese, uccide a coltellate il padre, la madre e il fratellino di 12 anni: Confessa il figlio 17enne

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Un dramma familiare senza precedenti si è consumato nella notte tra sabato e domenica a Paderno Dugnano, in provincia di Milano. Un ragazzo di 17 anni ha confessato di aver ucciso il padre Fabio, 51 anni, la madre Daniela, 49, e il fratello minore Lorenzo, di soli 12 anni. Il giovane, dopo aver inizialmente fornito una versione dei fatti incoerente, ha ammesso la sua responsabilità durante un lungo interrogatorio presso la caserma dei carabinieri.

Secondo quanto ricostruito, il ragazzo ha inferto numerose coltellate alle vittime all’interno della loro abitazione, situata in una zona residenziale di Paderno Dugnano. Dopo aver chiamato il 112 affermando di aver ucciso il padre, ha atteso l’arrivo delle forze dell’ordine all’esterno della casa. Inizialmente, ha raccontato di aver agito in preda alla rabbia dopo aver scoperto che il padre aveva ucciso sua madre e il fratello minore. Tuttavia, la sua versione dei fatti è apparsa subito incoerente e contraddittoria.

Gli investigatori hanno rilevato che il fratellino Lorenzo è stato colpito con il maggior numero di coltellate mentre si trovava a letto. I genitori, richiamati dalle urla, potrebbero essere intervenuti in momenti diversi, solo per essere sopraffatti dalla furia del ragazzo. Le autorità stanno ancora cercando di comprendere il movente di un gesto così atroce, che ha sconvolto non solo i familiari, ma l’intera comunità.

La nonna del ragazzo, madre di Fabio, è stata vista uscire dalla caserma visibilmente scossa, mentre le indagini continuano per chiarire i rapporti all’interno della famiglia e scoprire eventuali motivi che potrebbero aver portato a questa tragedia.

Le indagini proseguono, con l’acquisizione di testimonianze e l’analisi dei dispositivi elettronici del giovane, nel tentativo di far luce su una vicenda che ha lasciato sgomenti tutti coloro che la conoscevano.

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Palermo, colpo allo spaccio tra i giovani: 3 arresti a Sperone e Vucciria

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I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo proseguono nell’incessante e quotidiana attività di controllo del territorio cittadino, con particolare attenzione alla prevenzione e al contrasto dello spaccio di droga soprattutto tra i più giovani.

Nel corso di un servizio antidroga notturno nel quartiere Sperone, in prossimità di via Padre Francesco Spoto, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia Piazza Verdi hanno arrestato in flagranza un 22enne, palermitano, già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

I militari hanno dapprima osservato a distanza l’indagato e, dopo aver notato la cessione dello stupefacente ad un acquirente, sono usciti allo scoperto bloccando prontamente il presunto pusher, il quale è stato perquisito e trovato in possesso di oltre 60 dosi tra cocaina, crack, marjuana e hashish.

In un’altra operazione, nello storico quartiere della Vucciria, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Verdi, con il supporto dei colleghi della Stazione Centro, hanno arrestato un 35enne, di origine algerina, ed un tunisino di 23 anni, entrambi noti alle forze dell’ordine e, ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti.

Anche in questa circostanza i due presunti spacciatori sono stati sorpresi dai militari nei pressi di Piazza Caracciolo, subito dopo una cessione a due acquirenti. La perquisizione degli indagati ha permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro oltre 22 grammi tra hashish e cocaina, già suddivisa in dosi e destinata alla vendita al dettaglio, nonché denaro contante in banconote di piccolo taglio, ritenuto presumibilmente provento dell’attività illecita.

Gli arresti sono stati convalidati dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo. Gli acquirenti sono stati identificati e segnalati alla Prefettura in qualità di assuntori.

Sono in corso le indagini per l’individuazione dei canali di approvvigionamento dello stupefacente e delle persone che ne avevano materiale diponibilità oltre agli odierni indagati.

La droga sequestrata è stata inviata al L.A.S.S.-Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti- del Comando Provinciale di Palermo per le verifiche ponderali e qualitative.

Nel corso dei citati controlli i Carabinieri della Stazione Palermo Centro, unitamente a personale della Compagnia d’Intervento Operativo del XII Reggimento Carabinieri Sicilia e della Polizia Municipale, hanno denunciato in stato di libertà un palermitano di 25 anni, titolare di un’attività in via dei Cassari, in quanto ritenuto responsabile di intrattenimento e serata danzante senza autorizzazione del Questore e privo di certificazione di agibilità, antincendio e occupazione di suolo pubblico in zona soggetta a vincolo monumentale.

L’attività e la strumentazione musicale sono state sottoposte a sequestro e nel contempo sono state elevate sanzioni amministrative per circa 2.000 euro.

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