Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
ROMA – Nuovo sopralluogo dei poliziotti della Squadra Mobile e della polizia scientifica stamattina nella Villa Giorgina della Nunziatura Apostolica.
Secondo quanto si è appreso, durante le ricerche sono stati trovati altri frammenti di ossa che potrebbero essere utili all’identificazione. Gli investigatori, in base a quanto si apprende, nel corso del sopralluogo, che è ancora in corso, hanno rinvenuto parte di un cranio e di mandibola.
L’ipotesi
A quanto si è appreso, l’ipotesi più probabile è che possano appartenere ad una sola persona. L’atto istruttorio è legato al fatto che allo scheletro trovato alcuni giorni fa mancavano gli arti inferiori e quindi gli inquirenti hanno disposto i nuovi accertamenti presso la sede della Nunziatura.
Le analisi
Sono state isolate e inviate al Laboratorio di Genetica Forense, intanto, alcune parti utili per poter estrarre il Dna dalle ossa trovate nella Nunziatura Apostolica alcuni giorni fa. Per avere qualche risposta si dovrà aspettare circa una settimana dall’estrazione del Dna.
La notizia
Le ossa ritrovate nella nunziatura Apostolica di via Po, a roma, “non sono della moglie del custode” che ha alloggiato nell’edificio all’interno di villa Giorgina. L’anticipazione è di ‘Chi l’ha visto?’: secondo fonti del programma di Rai tre, infatti, la donna non è scomparsa. Nei giorni successivi al ritrovamento si era parlato di litigi all’interno della coppia che avrebbero potuto degenerare in un omicidio. A proposito dell’identità delle ossa, si torna quindi a parlare di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori, scomparse 35 anni fa a un mese di distanza l’una dall’altra.
Correlati