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di Angelo Barraco
Roma – Erano in tanti stamattina davanti la chiesa di Santa Gemma, a Casalotti, per i funerali di Luca Varani. Pianti, disperazione, incredulità e sgomento erano i sentimenti che gli amici di Luca provano davanti ad una tragedia senza precedenti. Il feretro è arrivato alle ore 10 circa, un concitato applauso lo ha accolto e uno striscione riportava la scritta “Giustizia per Luca: il tuo sorriso rimarrà per sempre nei nostri cuori”. Giustizia per un ragazzo ucciso brutalmente e senza pietà dai suoi amici Manuel Foffo e Marco Prato, che lo hanno massacrato brutalmente il 4 marzo, a colpi di martello e coltellate. Un festino in cui i giovani hanno abusato di alcol e cocaina. Il prete ha detto a gran voce: “Signore perché non hai fermato quelle mani?”, non sono mancati fuori dalla porta i collage con le foto di Luca, i fiori e i palloncini lanciati in cielo. E’ stato vietato l’ingresso in chiesa ai giornalisti e fotografi. Sono stati in tanti che hanno preso la parola in chiesa, commossi, distrutti dal dolore per quanto accaduto. Un amico ha raccontato “Lavorava come me in carrozzeria, l'ultima volta l'ho visto il giorno prima dell'omicidio. Era un ragazzo eccezionale, veniva a lavorare con il sorriso e staccava con il sorriso. Ora è importante che ci sia giustizia per quelle due belve. La paura è che i responsabili non scontino la giusta pena". Un amico ha detto invece “Luca era uno tranquillo anche se è capitato in una situazione sbagliata. Era diverso da come è stato dipinto dopo l'accaduto. Veniva a scuola con entusiasmo. La sua vita era andare in giro con gli amici, i compagni, la fidanzata. Si dava da fare, faceva lavoretti”. Maria Gaia è il nome che Luca si era tatuato sul braccio, nome della sua ragazza, che lui tanto amava e con la quale intratteneva una relazione da diversi anni. La giovane è affranta dal dolore e ha tergiversato questo suo malessere su facebook con il seguente post “E giù fiumi di lacrime.Sono giorni che guardo le nostre foto, che rileggo le nostre conversazioni, che penso e ripenso a tutto quello che c'è stato e mai più ritornerà.Non trovo giusto che tutto questo sia capitato a noi, a me, soprattutto a te che sei sempre stato una persona troppo buona. Vivrò di ricordi ma non li farò mai toccare da nessuno, li condividerò perché sono troppo belli. Mi manchi in un modo indescrivibile”. E i killer? Ormai l’effetto della cocaina è svanito, sono tornati lucidi e iniziano a fornire le loro versioni dei fatti. Foffo sostiene che Prato avrebbe narcotizzato un altro giovane, inoltre avrebbe ammesso “Volevo ucciderlo e forse ho combinato tutto questo per vendicarmi di lui”. Nel corso del terzo interrogatorio, Foffo ha mostrato segni di pentimento nei confronti di Luca. Gli investigatori hanno scoperto che Prato e Foffo avevano contattato altre persone, poiché prima di contattare Varani, hanno contattato l’ultima fidanzata del padrone di casa, poi un escort che ha riferito di non aver accettato perché avevano offerto poco. Si è parlato di alcuni video che riguardano il momento del delitto, in merito a tale circostanza gli inquirenti analizzeranno il pc di Prato per verificare l’esistenza e se fosse stato cancellato, contano di recuperarlo.
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