Connect with us

Roma

OMICIDIO A ROMA: ABBRACCIATI DOPO AVER MASSACRATO E UCCISO LUCA VARANI

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti Manuel Foffo e Marco Prato restano in carcere con l'accusa di essere gli autori dell'omicidio del 23enne Luca Varani

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Redazione

Manuel Foffo e Marco Prato restano in carcere con l'accusa di essere gli autori dell'omicidio di Luca Varani: il gip del Tribunale di Roma, Riccardo Amoroso, ha convalidato il loro arresto, ma non contesta la premeditazione. I due presunti assassini stanno rispondendo ai magistrati, ma le loro versioni della folle notte al Collatino non collimano. A partire dalla coltellata al cuore di Luca Varani che, però, secondo i medici potrebbe non essere la causa della morte. Anche su questo punto Manuel Foffo e Marco Prato si stanno accusando a vicenda, ma gli inquirenti, all'esito dell'autopsia, ritengono che quel fendente non sia stato decisivo a determinare il decesso. In assenza di quella coltellata, insomma, Varani sarebbe morto in ogni caso per le numerose ferite riportate alla gola.

In attesa di conoscere esattamente le dichiarazioni di Prato, ieri ha parlato il suo avvocato: Marco Prato "era a casa di Foffo quella sera dove è andato poi Luca Varani, ma le cose non sono andate come è stato detto fino ad oggi",o ha affermato Pasquale Bartolo legale di Marco Prato, uscendo dal carcere di Regina Coeli. "Abbiamo reso l'interrogatorio – ha proseguito – e chiarito quale è stato il nostro ruolo nella vicenda che è del tutto diverso da quello che ci è stato attribuito fino ad ora. Al magistrato è stato detto cosa sia accaduto in tutti i particolari. Il mio assistito ha detto al magistrato tutto quello che si ricordava". Poi sulle differenze con la versione di Foffo, il legale ha precisato: "Non conosco quale sia la versione di Manuel, ma non ci sono state mosse contestazioni".

Per la Procura di Roma, comunque, la ricostruzione fornita da Foffo di quanto avvenuto nell'appartamento al Collatino "è credibile". Anche il fatto che dopo aver ucciso Luca Varani, Manuel Foffo e Marco Prato hanno dormito abbracciati sul letto. Sarà interrogato anche oggi, nel carcere romano di Regina Dopo l'interrogatorio di ieri, Foffo ha chiesto al pm Francesco Scavo di poter essere sentito di nuovo e questo avverrà oggi stesso. Sulla mattanza del Collatino ancora ci sono molti lati oscuri. E lo stesso avvocato di Foffo spiega: "C'era un contesto sessuale ma il movente non è ancora uscito fuori. Il mio assistito continua a ripetere che non sa perchè lo hanno fatto". Secondo quanto riferito dall'avvocato, "Manuel ha confermato che al momento del delitto erano solo loro due. Vogliamo chiedere – ha ribadito – la perizia tossicologica, d'altronde gli esami gli hanno già fatti quindi siamo tutti tranquilli e sereni"

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Roma, San Paolo: due ladre tentano di investire la commessa di un negozio dopo la rapina

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

ROMA – Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Roma Garbatella sono intervenuti in viale Leonardo Da Vinci, arrestando due donne romane, di 20 e 30 anni, appartenenti a una nota famiglia di nomadi stanziali, con precedenti penali e disoccupate. Le due sono gravemente indiziate di rapina aggravata in concorso.
 
L’episodio è iniziato quando i titolari di un negozio di casalinghi, gestito da cittadini cinesi nel quartiere San Paolo, hanno denunciato che le due donne avevano sottratto diversi articoli per la casa. Una dipendente del negozio, notando il furto, ha cercato di fermarle, ma le due donne, nel tentativo di fuggire, sono salite a bordo della loro auto e hanno cercato di investirla.
 
I Carabinieri, giunti rapidamente sul posto, sono riusciti a bloccare le ladre. La refurtiva, trovata all’interno dell’auto, è stata restituita ai legittimi proprietari. Fortunatamente, la coraggiosa dipendente, visitata dai sanitari del 118, non ha riportato ferite.
 
Successivi accertamenti hanno rivelato che la 30enne era alla guida dell’auto senza patente, mai conseguita, motivo per cui è stata anche sanzionata per violazione al codice della strada. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari per entrambe le donne.
Privo di virus.www.avast.com

Continua a leggere

Metropoli

Valmontone, grave incidente sull’A1: un morto e tre feriti

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Tragico incidente quello avvenuto questa mattina poco prima delle 10 sull’autostrada A1 dove sono state inviate due squadre dei Vigili del Fuoco all’altezza dell’uscita di Valmontone in direzione di Roma. L’incidente ha coinvolto tre autovetture e un van, provocando la morte di una persona e il ferimento grave di altre tre.

La vittima è una donna di 62 anni di nazionalità tedesca

I tre feriti sono stati soccorsi dal personale del 118, che è intervenuto sul posto con diverse ambulanze e un elisoccorso. Per permettere le operazioni di soccorso, la carreggiata in direzione Roma è stata temporaneamente chiusa.

Sul luogo dell’incidente è intervenuta anche la polizia stradale, incaricata di gestire la viabilità e condurre i rilievi necessari per chiarire la dinamica dello schianto.

Continua a leggere

Castelli Romani

Rocca Priora, arrestati due uomini sorpresi a sotterrare telai di auto rubate

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura < 1 minuto

image_pdfimage_print

I Carabinieri della Stazione di Rocca Priora hanno arrestato due uomini italiani, rispettivamente di 59 e 67 anni, entrambi con precedenti penali, accusati di riciclaggio. L’operazione è avvenuta durante un normale servizio di pattugliamento del territorio, quando i militari hanno notato i sospetti intenti a scavare una buca con una ruspa in un terreno situato lungo la via Tuscolana, al chilometro 32. All’interno della buca, i Carabinieri hanno scoperto quattro telai completi di autovetture, successivamente identificati come proventi di furto.
 
Successivamente, i militari hanno eseguito una perquisizione in un capannone nei pressi del luogo del ritrovamento, anch’esso nella disponibilità dei due uomini arrestati. All’interno del capannone, sono state rinvenute numerose parti di veicoli smontati e privi di matricola, le quali sono state immediatamente sequestrate per ulteriori verifiche.
 
I due uomini arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni, in attesa dell’udienza di convalida. Le autorità stanno proseguendo le indagini per chiarire ulteriormente la portata dell’attività illegale e identificare eventuali complici.
 
 
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti