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Editoriali

OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA: CONOSCERLO PER NON ESSERE INGANNATI

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Tempo di lettura 4 minuti Pubblicata la nuova edizione della guida agli oli di tutto il mondo “Flos Olei 2014”. La prima guida internazionale dedicata alle aziende di produzione olearia di tutto il mondo.

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di Antonella Avantaggiato

L’olio, presente fin da tempi antichi nella nostra tradizione, è un solido riferimento nella cultura mediterranea. L’olivo ha remota fama come emblema di longevità, saggezza e tradizione. Simbolo di pace, fecondità e forza, è ricco di elementi naturali salutari che ci elargisce nel miglior prodotto dei suoi frutti, l’olio extravergine di oliva. Sempre più spesso è utilizzato anche nei cosmetici per le virtù che possiede, conosciute sin dai tempi antichi finanche come medicamento.

Per l’uso che ne facciamo e per la sua importanza nella dieta mediterranea, questo straordinario prodotto meriterebbe di essere conosciuto meglio. Non è soltanto un componente necessario per ungere le preparazioni culinarie, è soprattutto un ingrediente di basilare importanza che apporta gusto e aromi ai nostri piatti. È sconcertante pensare che alimenti di questa rilevanza, basilari nella nostra cultura, cibi icone di genuinità come l’acqua, il pane e appunto l’olio possano essere, come in realtà sono, tra i più frodati. E’ così che l’olio extravergine di oliva è uno dei prodotti d’eccellenza del nostro Paese, ma anche quello a maggior rischio di frodi. La conservazione inadeguata delle olive può dare origine a prodotti della fermentazione che declassano l’olio. L’olio extra vergine di oliva è anche uno degli alimenti più sofisticati in Europa. Lo afferma un rapporto pubblicato dall’UE. Dietro a marchi sedicenti italiani ed etichette ingannevoli, vengono spesso proposti oli di oliva di bassissima qualità, ottenuti attraverso la raffinazione di oli importati a basso costo e frequentemente difettati. Le anomalie sono perfino sottostimate, ad esempio, gli oli deodorati possono sfuggire facilmente ai controlli. Imparare a scegliere un olio di qualità è auspicabile in questa situazione.

Conoscere l’olio extravergine di oliva per non essere ingannati.

Se pensate che una degustazione di olio extravergine sia qualcosa di strettamente riservato agli addetti ai lavori, poco interessante per delle semplici “buone forchette”, potrete scoprire un mondo finora insospettabile. I meno esperti, che non gradiscono l’assaggio con il tipico bicchierino blu cobalto da degustazione tecnica, possono sempre assaggiarlo con un pezzetto di pane nel connubio gastronomico più semplice e buono che ci sia.

Anche per loro, è appena stata pubblicata la nuova edizione della guida agli oli di tutto il mondo “Flos Olei 2014”, la prima guida internazionale dedicata alle aziende di produzione olearia di tutto il mondo. Chi poteva realizzarla se non l’Italia? Un gruppo di esperti degustatori svolge le analisi sensoriali basate sui metodi di degustazione ufficiali secondo canoni dettati dal Consiglio Oleicolo Internazionale, istituito a Madrid nel 1959 dalle Nazioni Unite. La guida comprende oli sia di zone olivicole a maggiore vocazione sia di quelle a denominazione di origine DOP. A ogni realtà produttiva è dedicata una scheda con note di degustazione, descrizione accurata degli oli e abbinamenti gastronomici. Sono proposti 47 paesi  selezionati  da tutto il mondo, comprese alcune realtà emergenti e nuove in questo ambito. La parte del leone la fanno, da sempre la Spagna e l’Italia con i loro eccellenti prodotti. Di facile consultazione, la guida, oltre ad assegnare un punteggio tra zero e cento ad ogni olio, valuta tutti gli aspetti del processo di produzione, tra cui il possesso di ulivi e di un proprio frantoio e la variazione di qualità della produzione negli anni. Classifica gli oli leggeri, fruttati medi e i più intensi. Un ottimo punto di riferimento per tutti i consumatori attenti, per gli operatori del settore e per gli addetti ai lavori della cucina di qualità. Consultare la guida e ricercare gli oli secondo le descrizioni apprese, è un'ottima occasione per scoprire alcune varietà di olive tradizionali e appagare la voglia di conoscerne altre poco note che, nella loro particolarità, esprimono la ricchezza del patrimonio olivicolo mondiale. Disponibili anche delle utili istruzioni per la degustazione, che non possono certo sostituire la pratica di analisi sensoriale, ma che sono pur ottime indicazioni per un buon inizio. Attraverso l’utilizzo di semplici simboli è intuitivo identificare le aziende agricole e oli di oliva: la tazza blu da degustazione per l'olio tra i migliori 20 del mondo, una stella d'oro per i punteggi superiori, un cuore rosso per chi produce con particolare dedizione e altri simboli per la categoria di degustazione, prezzi e ulteriori utili informazioni. Una chiara cartografia mostra sia le zone olivicole a maggiore vocazione, sia quelle a denominazione di origine. Nella scheda sono accuratamente descritte note di degustazione e abbinamenti gastronomici consigliati. Insomma, molte le indicazioni che possono indirizzarci nella scelta a noi gradita.
 
Il podio dell'edizione 2014 è stato conquistato dall'Italia. Numerose le aziende italiane che già in passato hanno ottenuto importanti riconoscimenti, molte eccellenze anche dalla Spagna, ma non mancano ottime realtà emergenti, un pezzetto di mondo da assaggiare. Solo 20 oli sono stati scelti come i migliori al mondo. Ideata dieci anni fa, quando anche in Italia si parlava pochissimo di olio, la guida di Marco Oreggia e Laura Marinelli ha oggi raggiunto un ottimo livello dopo anni di crescente studio. Le zone olivicole, divise in regioni e analizzate nel dettaglio sono, oltre le più produttive Italia e Spagna, anche la Francia e gli altri paesi del Mediterraneo come Croazia, Portogallo, Slovenia e Marocco. Inoltre paesi lontani come il Cile, Sud Africa, Australia e Nuova Zelanda. Sono state introdotte anche delle nuove realtà come la Cina, il Giappone e il Brasile. Alla premiazione dei migliori 20 oli del mondo, domenica 1 dicembre 2013 presso i saloni del “Westin Excelsior” di Roma in via Veneto, erano presenti rappresentanze istituzionali da tutto il mondo. Peccato nessuna presenza ufficiale delle istituzioni italiane.

La guida è scaricabile anche come app direttamente da iTunes in diverse versioni, dagli oli di tutto il Mondo, a quelli Europei agli Italiani, fino alla più “essenziale” guida “best 20”  quest’ultima scaricabile gratuitamente. Un buon pretesto per iniziare a scegliere la qualità. Il gusto personale e la progressiva abitudine al buon sapore faranno il resto. Anche se non siamo degustatori professionisti, non possiamo permetterci di sbagliare la scelta del prodotto nazionale più famoso e qualitativamente tra i migliori del mondo …e se produciamo un buon olio, possiamo anche diventare “Flos Olei Point” e promuovere la nostra produzione di qualità.
 

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Ambiente

Agenda 2030, sostenibilità ambientale: ecco come impegnarci

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La sostenibilità ambientale è uno dei goals previsti nell’Agenda 2030. Tale documento evidenzia obiettivi molto importanti tra cui, porre fine alla fame nel mondo, dire stop alla violenza sulle donne etc …

Nelle scuole italiane e non solo sono stati avviati progetti per arrivare ai traguardi preposti.
Negli ultimi anni, l’obiettivo della sostenibilità ambientale ha visto una maggiore consapevolezza individuale e collettiva.

All’interno di molte scuole, sono state programmate diverse attività tra cui, insegnare la raccolta differenziata, organizzare gite guidate presso inceneritori e impartire lezioni o laboratori di educazione civica e ambientale da parte dei docenti.

Ogni proposta ha rappresentato la possibilità di rendere i ragazzi e gli adulti maggiormente consapevoli di alcune problematiche legate al nostro pianeta: dalla deforestazione, alle banche di plastica che osteggiano la pulizia dei nostri mari, al riscaldamento globale fino ad arrivare alla totale trasformazione del territorio mondiale.

Molte di queste problematicità, causate principalmente dall’agire umano, vengono studiate non solo dalla scienza, ma anche dalla geografia. Siamo in un mondo globale in cui la questione ambientale e le sue possibili modifiche future preoccupano gli studiosi.
Per tale motivo il concetto di sostenibilità dell’ambiente è un argomento che sta molto a cuore agli esperti e non solo.

Tuttavia, sono nate diverse occasioni per evitare una totale inaccuratezza da parte dell’uomo. Pertanto, per sviluppare una maggiore sensibilità di fronte alla cura costante e attiva del nostro ambiente sono state previste diverse iniziative, partendo proprio dal comportamento dei cittadini stessi:

  • periodicamente si svolgono numerose campagne ambientali per sviluppare una corretta raccolta differenziata da parte dei singoli Comuni, Regioni e Stati;
  • ogni città al suo interno ha organizzato incontri in cui vengono spiegate le diverse fasi di raccolta dei rifiuti;
  • si sono definite regole precise per mantenere pulite le città;
  • di tanto in tanto ogni regione predispone seminari o incontri a tema su come incentivare l’uomo a rendere sempre più vivibile l’ambiente in cui abita;
  • molte scuole hanno sviluppato ricerche e sondaggi, tramite esperti del settore, per sensibilizzare i giovani e gli adulti a far fronte a questa urgenza di “pulizia” all’interno degli ambienti in cui si vive;
  • si organizzano, inoltre, convegni internazionali sulla sostenibilità ambientale e su eventuali nuove tecniche di intervento.

In generale, dalle scuole, alle diverse associazioni e al governo si è trattato l’argomento sulla sostenibilità, ponendo questi obiettivi come primari e improrogabili per “risistemare” il nostro pianeta.

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Editoriali

Aggressione omofoba a Roma: chi ha più prudenza l’adoperi!

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Mercoledì due ragazzi, per un bacio, sono stati aggrediti da un gruppo di egiziani al grido: “Questa è casa nostra e voi froci qua non dovete stare” rischiando davvero grosso.


Per fortuna, invece di reagire, hanno chiesto l’intervento delle forze dell’Ordine che, prontamente, sono intervenute mettendo in salvo i due ragazzi. In queste situazioni “Ci vuole prudenza!”

È un pensiero che la mia generazione ha recepito troppe volte in malo modo e, di contro, le generazioni attuali non sanno neanche da dove provenga.

E se alla mia età arrivo a scrivere di questo è perché il clima che si respira in ogni parte del mondo predica proprio la prudenza. Assistiamo, troppe volte, a situazioni in cui le aggressioni, le violenze, i soprusi colpiscono e fanno piangere proprio perché quella virtù molto predicata e poco praticata, la prudenza appunto, viene accantonata per imporre magari le nostre ragioni di fronte a soggetti che non hanno nulla da perdere pronti a tutto e senza scrupoli.

E non mi si venga a dire “ci rivuole il manganello” perché violenza chiama violenza, aggressione chiama aggressione, sopruso chiama sopruso.

Non so “offrire” una ricetta perché i tanti “Soloni”, esperti in materia, sono decenni che “toppano”, sbagliano, predicando il “dente per dente”.

Occorre “certezza di pena” e “controllo del territorio”. E se a tutto ciò aggiungiamo un “cultura woke” che, a mio avviso, vuole imporre a colpi di “politicamente corretto” scelte sulla vita di ognuno ci ritroveremo davvero a riconsiderare vero ed attuale il pensiero di Thomas Hobbes “Homo hominis lupus”, l’uomo è lupo agli uomini.

Perché l’integrazione non si impone per legge come anche l’inclusione.
Sono processi che passano attraverso l’accettazione di entrambe le parti in modo paritetico e rispettoso ognuno dell’altro.

Quindi, “prudenza” perché, come diceva Henry de Montherlant: Bisogna fare cose folli, ma farle con il massimo di prudenza”.

l’immagine rappresenta l’allegoria della Prudenza

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L’illusione della superiorità e l’incoscienza di chi crede di avere una coscienza superiore: Beata ignoranza!

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Nell’era dell’informazione e dell’autorealizzazione, sempre più individui si convincono di possedere una coscienza superiore, una sorta di illuminazione intellettuale e morale che li pone al di sopra della massa. Questa percezione, spesso priva di una reale base di merito, non solo è pericolosa, ma anche profondamente ingannevole. L’illusione della superiorità può infatti condurre a un’autocelebrazione sterile e alla svalutazione di tutto ciò che non rientra nella propria visione del mondo.

L’autocompiacimento dell’ignoranza

Uno dei fenomeni più diffusi è l’autocompiacimento dell’ignoranza. Alcuni individui, forti di una conoscenza superficiale acquisita attraverso fonti discutibili o parziali, si autoconvincono di avere una comprensione profonda e completa delle cose. Questo atteggiamento li porta a rifiutare qualsiasi opinione contraria, chiudendosi in una bolla di autoconferma. Il paradosso è che più limitata è la loro comprensione, più ferma è la loro convinzione di essere superiori.

La mediocrità travestita da eccellenza

Chi si illude di avere una coscienza superiore spesso ignora la necessità di un’autoanalisi critica e di un continuo miglioramento. Questa mancanza di umiltà e di riconoscimento dei propri limiti porta a una stagnazione intellettuale e morale. La mediocrità, in questo contesto, si traveste da eccellenza, mascherata da un velo di arroganza e presunzione. La vera eccellenza richiede infatti la capacità di riconoscere i propri errori e di apprendere continuamente dall’esperienza e dagli altri.

Il confronto con la realtà

Per smascherare l’illusione di una coscienza superiore, è essenziale confrontarsi con la realtà in modo aperto e onesto. Questo implica ascoltare opinioni diverse, accettare critiche costruttive e riconoscere l’importanza della competenza e dell’esperienza. Solo attraverso questo confronto si può sviluppare una vera comprensione e una consapevolezza autentica.

L’importanza dell’umiltà

L’umiltà è la chiave per evitare la trappola dell’illusione di superiorità. Riconoscere che la propria conoscenza è limitata e che c’è sempre spazio per migliorare è il primo passo verso una crescita autentica. L’umiltà permette di apprendere dagli altri e di riconoscere il valore della diversità di pensiero e di esperienza. Solo con questa attitudine si può sviluppare una coscienza realmente superiore, basata non sulla presunzione, ma sulla consapevolezza e sulla continua ricerca del miglioramento.

L’illusione di una coscienza superiore è un inganno pericoloso che porta all’arroganza e alla stagnazione. La vera superiorità non risiede nella convinzione di essere migliori degli altri, ma nella capacità di riconoscere i propri limiti, di apprendere continuamente e di confrontarsi con la realtà in modo aperto e umile. Solo attraverso questo percorso si può raggiungere una consapevolezza autentica e contribuire in modo significativo al proprio sviluppo e a quello della società.

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