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BRESCIA – Il tanto atteso incidente probatorio, con l’ammissione agli esami dei periti per cinque reperti ancora non analizzati, è stato rimandato di quindici giorni dal Tribunale di Brescia per l’incapacità dei due a sostenere le spese delle perizie. Si tratta di cinque elementi mai analizzati, ancorchè rinvenuti sulla scena del crimine e addosso al piccolo Marzouk: formazioni pilifere – da cui sarebbe possibile estrapolare un profilo genetico – , un accendino, un mazzo di chiavi e altri due reperti. “Tutti dovrebbero avere accesso alla giustizia, a prescindere dalle sue condizioni economiche” afferma l’avvocato Schembri, difensore della coppia insieme all’avvocato Luisa Bordeaux “Il tribunale sappia che siamo pronti noi a sostenere le spese, affinchè sia possibile effettuare le doverose perizie su questi reperti, che avrebbero dovuto essere analizzati anni fa.”
Olindo Romano e Rosa Bazzi vennero condannati anni fa all’ergastolo per l’assassinio dei loro vicini di casa l’11 dicembre 2006
Furono uccisi Raffaella Castagna, moglie di Azouz Marzouk, all’inizio sospettato dell’eccdio e poi scagionato perchè non in Italia, suo figlio dui due anni Youssef, la madre della Castagna, Paola Galli, e una vicina di casa, Valeria Cherubini. il marito della Cherubini, Mario Frigerio, fu il principale, e l’unico, testimone d’accusa berso Olindo e Rosa, nonostante all’inizio avesse dichiarato di essere stato colpito da un uomo di colore. ritrattò poi la prima versione dopo il colloquio con un investigatore che gli mostrò più volte la foto di Olindo. Nonostante la piena confessione dei due, resa probabilmente per ingenuità, e perchè tratti in inganno da alcune dichiarazioni degli inquirenti, Olindo e Rosa sarebbero completamente innocenti, dato che sulla scena del crimine, oltretutto, non è stata rinvenuta alcuna traccia della loro presenza. tracce di presenze estranee sono appunto quelle oggetto dell’incidente probatorio, che in definitiva aprirebbe la strada alla richista di revisione del processo.
Roberto Ragone
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