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Ogni aspetto della vita è ormai condizionato dall’uso di
internet e non c’è evento che non sia degno di nota in rete. Questo è il motivo
principale per il quale anche la salute è diventata oggetto di numerose
ricerche e molte persone al presentarsi di un sintomo ricorrono al web prima di
rivolgersi al medico. Del resto, la salute è uno degli aspetti basilari della
vita e quindi è uno degli elementi che desta maggiori preoccupazioni quando si nota
qualche anomalia. Infatti, rispetto ad una
analisi effettuata da ISPO nel 2011 dalla quale emergeva che il 61%
degli italiani includeva la salute tra le prime 3 cose più importanti nella
vita, nel 2014 il dato è cresciuto fino ad arrivare all’80%. Mentre nel BES
(Benessere Equo e Sostenibile) relativo al 2018 il fattore salute per la
determinazione del benessere per gli italiani ha superato di gran lunga il 90%.
Sovente ci si trova perciò a ricercare sintomi e possibili
cause, oltre alle cure, online e per questo risultano essere molto interessanti
i diversi siti di sintomatologia medica che però scarseggiano in lingua
italiana. Da questa esigenza degli utenti Thomas Lutz e Jama Nateqi hanno
fondato il motore di ricerca Symptoma, un controllo dei sintomi. Nello
specifico, si tratta di un vero e
proprio search engine delle malattie con lo scopo di dare un’idea della
diagnosi in maniera precoce.
Il British Medical
Journal ha pubblicato, lo scorso 25 gennaio, le
statistiche di sopravvivenza a diversi tipi di tumori in base alla precocità
della diagnosi ed il risultato è che in molti casi la percentuale di
sopravvivenza risulta essere più elevata se individuati al primo stadio. Thomas
Lutz e Jama Nateqi ritengono che proprio grazie alla possibilità di autodiagnosticare
una malattia in tempi ridottissimi semplicemente collegandosi ad un sito, 1
milione e mezzo di persone ogni anno possono essere salvate da patologie gravi
e mortali.
Basta quindi collegarsi al sito di Symptoma, inserire i
sintomi nell’apposito spazio e cercare tra i risultati le possibili cause in
modo da poter eseguire un’autoanalisi sul proprio stato fisico. Si tratta altresì
di un valido aiuto che non può e non vuole sostituire il parere medico, ma è in
grado di indirizzare sulla giusta via l’utente. Non si tratta dei comuni blog
nei quali ci si può confrontare con altri argonauti che hanno riscontrato
sintomi uguali o simili, ma di un vero e proprio contenitore di informazioni
mediche su sintomi e patologie dotato anche di chatbox per le consulenze personalizzate.
È come avere un medico a portata di click e questo aspetto è sicuramente un
punto vincente per la precisione della diagnosi in quanto consente di
effettuare un’anamnesi accurata tenendo conto di diversi aspetti individuali.
Nell’era del digitale quindi ancora una volta la parola
d’ordine è ‘informarsi’ e la salute non fa eccezione. E anche ad oggi molti
italiani preferisce ancora rivolgersi al medico di famiglia come primo filtro
nei confronti di una patologia, il trend dell’informazione preventiva online è
in forte crescita anche grazie a siti di ricerca accurati e precisi.
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