OGM: IL PARLAMENTO EUROPEO HA DECISO, GLI STATI POSSONO SCEGLIERE SE VIETARLI

Novartis e altri colossi delle sementi OGM indirettamente puntano un riflettore sul potere della scienza in Italia dove emergerebbe una posizione predominate sulla scena molto politicizzata della senatrice Cattaneo

di Cinzia Marchegiani

Dalla Sessione Plenaria del Parlamento europeo arriva un segnale importante, gli Stati membri possono decidere di vietare le colture OGM sul loro territorio.

L'UE ha affrontato una delle più difficili norme sugli alimentari geneticamente modificati nel mondo, d’altronde la coltivazione di colture OGM è consentito solo a seguito di una valutazione dei rischi approfondita. Il Consiglio ha approvato una proposta di dare agli Stati membri una maggiore flessibilità per affrontare OGM sul loro territorio. I deputati hanno discusso la proposta che è stata votata proprio lo scorso martedì.
La nuova legislazione, che permette a gli Stati membri dell'UE di limitare o vietare la coltivazione di colture contenenti organismi geneticamente modificati (OGM) sul loro territorio, anche se questo è consentito a livello europeo, è stata approvata dai deputati il 13 gennaio 2015. L'accordo negoziato con i ministri europei è stato approvato dal 480 voti a 159, con 58 astensioni. La nuova normativa entrerà in vigore nella primavera del 2015.

La legislazione, informalmente concordata dal Parlamento e dal Consiglio nel mese di dicembre, è stata originariamente presentata nel 2010, ma è stata poi in fase di stallo per quattro anni a causa di un disaccordo tra pro e anti-OGM stati membri.
FrédériqueRies (ALDE , BE) ha spiegato: "Questo accordo garantirà una maggiore flessibilità per gli Stati membri che desiderano limitare la coltivazione di OGM sul loro territorio. Sarà, inoltre, cartello di un dibattito che è tutt'altro che finito tra pro e posizioni anti-OGM. Per quanto riguarda ciò che viene dopo, ho posto la mia fiducia in impegno formale della Commissione il presidente Jean-Claude Juncker per rafforzare il processo democratico sugli OGM in Europa e garantire che la ricerca sia realmente indipendente”.

VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI
Le nuove norme dovrebbero consentire agli Stati membri di vietare OGM per motivi di politica ambientale diversi rischi per la salute e per l'ambiente già valutati dall'Autoritàeuropea per la sicurezza alimentare (EFSA).
Gli Stati membri possono inoltre vietare le colture OGM per altri motivi, come lapianificazione urbana e rurale requisiti, l'impatto socio-economico, evitando lapresenza involontaria di OGM in altri prodotti e gli obiettivi politici farm. Squalifiche potrebbero includere anche i gruppi di OGM designati dalla coltura o tratto.

Prima che uno Stato membro può adottare tali misure, la normativa prevede una procedura che consenta all'azienda coltura OGM ad acconsentire a tali restrizioni alla sua autorizzazione all'immissione in commercio. Tuttavia, se la società non è d'accordo, lo Stato membro può imporre un divieto unilaterale. Il mais MON810 è attualmente l'unica coltura GM coltivata nell'UE. Il "Amflora" GMpatata è stato vietato dal ribunale dell'Unione europea nel 2013, dopo un iniziale via libera della Commissione europea.

ZONE CUSCINETTO / CONTAMINAZIONE INCROCIATA

Gli Stati membri dovrebbero inoltre garantire che le colture OGM non contaminino altriprodotti, e una particolare attenzione deve essere rivolta alla prevenire la contaminazione transfrontaliera con i paesi vicini, dice il testo ..
Una decisione attesa e combattuta da due fronti decisamente opposti, ma finalmente ora sarà permesso di crescere colture geneticamente modificate nell'Unione europea gli Stati solo una volta che sono stati autorizzati a livello comunitario, a seguito di una valutazione del rischio rigoroso effettuata dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA). Dopo l'autorizzazione, i singoli paesi dell'UE possono vietare il prodotto OGM sul loro territorio, utilizzando la cosiddetta clausola di salvaguardia. E’ stata giustificata questa decisione, dimostrando che l'OGM può causare danni a persone o per l'ambiente. Attualmente, solo un prodotto transgenico – il mais resistente agli insetti MON 810 della Monsanto – è cresciuto nella UE. Tuttavia, alcuni paesi – Austria, Bulgaria, Grecia, Germania, Ungheria, Italia, Lussemburgo e Polonia – hanno clausole di salvaguardia adottate per vietare la coltivazione nei loro territori.

IL PUNTO

L'Unione europea ha sentito la necessità di cambiare l'attuale sistema di autorizzazione dei prodotti geneticamente modificati, poiché alcuni Stati membri hanno chiesto maggiore libertà e flessibilità di limitare o vietare la coltivazione di OGM sul loro territorio. Gli Stati membri possono inoltre vietare le colture OGM per altri motivi, come la pianificazione urbana e rurale requisiti, l'impatto socio-economico, evitando la presenza involontaria di OGM in altri prodotti e gli obiettivi politici. Squalifiche potrebbero includere anche i gruppi di OGM designati dalla coltura o tratto.

CONFLITTI DI INTERESSE O SCIENZA POLITICIZZATA?

Tuonava la senatrice Elena Cattaneo, che occupa un importante ruolo nella Commissione Sanità, che “Vietare gli Ogm è un grave danno. Non ci sono prove che siano nocivi.” E poi ancora:” Il Governo e la politica economica del Paese non possono basarsi sui sentimenti o sulle opinioni, invece che su fatti scientificamente validati. Nell'interesse del Paese le decisioni devono essere prese confrontando fatti, numeri e statistiche. Queste sono le regole del confronto scientifico, ma in ultima istanza anche democratico. Altrimenti è come se Galileo Galilei non fosse nemmeno nato e non avessimo ancora capito cosa ha permesso di triplicare l'aspettativa di vita, curare malattie, riscaldare le case, andare sulla Luna, etc.” ed invitava a coinvolgere le istituzioni a confrontarsi sui fatti che potevano giustificare il divieto o coltivare gli OGM. La Cattaneo che ora è senatrice dovrebbe ricordare che in seguito all’indagine del senato proprio sulla sicurezza degli OGM  emerse che non c’è sufficiente chiarezza in merito agli obiettivi della valutazione del rischio, dove purtroppo mancano studi predittivi proprio sull’impatto sugli ecosistemi in merito ai fenomeni di ibridazione tra piante trasgeniche e quelle che il buon Dio ha creato.

E sorge un lecito sospetto in quanto la Cattaneo propone di coltivare Ogm «al di là di brevetti e multinazionali»…interessante presa di posizione che stona e non poco con il ruolo di un senatore della nostra Repubblica che dovrebbe prima di ogni decisione tutelare il principio di precauzione. Quanto il ruolo della Novartis e delle altre multinazionali nel campo degli OGM potrebbe influenzare queste entrate a gamba tesa sulle decisioni politiche del nostro paese? Ricordiamo che le multinazionali delle colture transgeniche Monsanto, Pioneer Hi-Breed, Angrevo, Zeneca, Rhone-Puolenc, Bayer e Novartis sono i setti colossi dell’industria dei prodotti tran genici..Ma non solo, NOVARTIS è uno dei colossi del business agro-farmaceutico, che ha fiutato l' ”affaire” dell'industria genetica applicata all'agricoltura, alla zootecnia, alla medicina. Si legge:”Frutto della fusione – pari a 27 miliardi di dollari – tra Sandoz e Ciba-Geigy, NOVARTIS oggi controlla il 35% delle sperimentazioni a campo aperto di OGM presenti in Italia (97 su 264 a tutto il 31.03.2000) e, un po' per la tendenza alla concentrazione tipica di questa fase della globalizzazione, ha recentemente concluso un ulteriore accordo di fusione dei rispettivi settori agricoli con la Zeneca, dando vita all'ultimo prodotto societario: SYNGEMA.”

Eppure la 9a Commissione permanente del Senato, Agricoltura e produzione agroalimentare, ha svolto una serie di audizioni, che hanno interessato i Ministeri della sanità, dell'ambiente, dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica, dell'industria, commercio e artigianato, delle politiche agricole. Le audizioni tenute in virtù di acquisire un quadro d'insieme, sia sotto il profilo delle competenze che delle iniziative e delle valutazioni, relativamente agli Organismi geneticamente modificati (OGM) e alla loro immissione nell'attività agricola, nella catena agroalimentare e complessivamente nei sistemi naturali dalla qual emerge con fermezza che occorre adottare, relativamente agli OGM, il principio di precauzione ed introdurre una moratoria relativa alla coltivazione e alla commercializzazione dei prodotti geneticamente modificati e di alimenti derivati, realizzati con le attuali conoscenze ed indirizzi tecnico-scientifici e non sottoposti ad una adeguata sperimentazione, proponendo con forza analoga moratoria in sede europea.
La Cattaneo dovrebbe anche ricordare che la Commissione ha sottolineato un principio fondamentale:”la politica pubblica è tale solo se risponde ad interessi generali, ai quali gli interessi particolari ancorché legittimi si devono adeguare.” E proprio nell’ultimo punto chiede di adoperarsi affinché in sede europea venga stabilito senza possibilità di dubbio il divieto di brevettare invenzioni biotecnologiche che prevedano direttamente o indirettamente la manipolazione di cellule e geni umani….

Rimane appesa sempre la solita domanda, quanto una senatrice e ricercatrice, può condizionare le scelte nazionali in materia di scienza se occupando un posto privilegiato, può condurre battaglie anche personali? Occorrerebbe sempre tenere a mente che nessun scienziato ha una verità assoluta e in un mondo etico e obiettivo il confronto del pluralismo delle posizioni e delle esperienze rappresenta l’unica strada per la credibilità proprio in nome del principio di coerenza scientifica…

Ma qualcuno si è posto  il dubbio che in questa posizione c’è chi può trarne beneficio?